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Data: 15/09/2019
Testata Giornalistica: IL MESSAGGERO
    IL MESSAGGERO

Dalla Tav Napoli-Bari alla Telesina tutti i dossier sul tavolo di De Micheli

ROMA Promette investimenti pubblici nel Sud inseriti in un Piano Straordinario a partire dai treni ad Alta Velocità, uno sviluppo «Green» incentivato da tasse più basse e anche il G20 a Bari. Apre la Fiera del Levante, Giuseppe Conte, alla testa di un governo col Pd e senza la Lega e ricorda che c'è ancora un «confine» da superare tra Sud e Nord del Paese. E allora serve un «piano straordinario» e «strutturale» per il Meridione e ora si può iniziare a realizzarlo. Perché, è questa la vera e nuova garanzia che offre il premier, l'Europa e i mercati «scommettono» sul nuovo governo. È questa la differenza rispetto a un anno fa che Conte si intesta.
Del resto il presidente del Consiglio non è certo il primo a parlare di investimenti nel Sud e di piani straordinari. Del resto molti progetti avanzano lentamente, a partire dall'attesissima linea ferroviaria veloce fra Napoli e Bari della quale si parla dal 2009 e che dovrebbe essere pronta nel 2026. L'opera costa oltre 6 miliardi che peraltro sono stati in gran parte stanziati e anche spesi dai governi Renzi, Gentiloni e Conte1. Due tratte della linea sono già pronte. Così come sono in costruzione alcuni spezzoni di un'altra opera infinita, l'alta velocità fra Palermo e Catania che dal 2025 dovrebbe ridurre a 100 minuti la distanza fra le due città.
Sarà davvero possibile accelerare? E sarà davvero possibile reperire risorse per le linee ferroviarie secondarie come quella che dovrebbe collegare Matera al resto della rete ferroviaria italiana?
IL FATTORE EUROPAConte l'ha messa così: «Europa, Mezzogiorno e ambiente» sono al centro della «nuova stagione riformatrice» e di un vero e proprio «patto» con l'Europa. Ed è proprio il ritrovato legame con l'Europa che lo collega a tutti gli esponenti del Pd che lo accolgono a Bari che un anno fa lo hanno ascoltato dall'opposizione: i ministri Francesco Boccia, Teresa Bellanova e Peppe Provenzano, oltre al sindaco Antonio Decaro e al governatore Michele Emiliano. Se il governo M5S-Pd si fosse fatto un anno fa «ci saremmo risparmiati fatica inutile e tragiche contraddizioni», dice Emiliano, festeggiando l'addio di Conte alla Lega. Il premier non raccoglie l'assist. Ma rilancia con una promessa alla Puglia, che è anche la sua regione: «Mi impegno a considerare la candidatura di Bari a ospitare il G20 nel 2021».
Ma è soprattutto di economia che si parla a Bari. Conte non svela misure della prossima manovra ma nedisegna il quadro: il Meridione, come detto, è tra i cardini del «patto con l'Europa» che ha proposto alla nuova commissione Ue, spiega. E per trasformare le promesse in crescita, ora c'è un tesoretto: un «capitale di fiducia» di cui, sottolinea, gode il nuovo governo in Europa e sui mercati, dove ha già portato a risparmiare miliardi con il calo dello spread.
È la vigilia di una manovra tanto difficile che Conte deve tornare a rassicurare che il governo rosso-giallo non introdurrà «mai patrimoniali». Ma il premier guarda già avanti e promette per il futuro «una significativa riduzione del carico fiscale su famiglie con medio e basso reddito e le imprese, in particolare quelle che innovano». Via la flat tax, torna la progressività. Con l'asse più a sinistra, si rafforza l'accento «green»: il progetto è sperimentare al Sud una «svolta sostenibile e infrastrutture sociali» per la crescita.
Conte parla anche di un tema che ha tenuto banco nel governo M5S-Lega come l'autonomia, ma per dire che Nord e Sud sono molto «dipendenti», contrapporli non ha senso. Tra le leve cita la Banca pubblica per gli investimenti. Tra gli obiettivi: economia circolare, investimenti in scuola e università, attenzione al clima, la costituzione di un «fondo» per incentivare «le imprese che adotteranno prassi socialmente responsabili e saranno attente alla sicurezza dei lavoratori».
Un concetto ripreso anche dalla neoministra alle Infrastrutture, Paola De Micheli, che ieri ha ribadito che «nelle infrastrutture c'è una enorme disuguaglianza fra Nord e Sud. Stiamo decidendo le priorità dei prossimi 100 giorni ma una cosa sarà certa: le opere si faranno nel rispetto dell'Ambiente».

Dalla Tav Napoli-Bari alla Telesina tutti i dossier sul tavolo di De Micheli

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