Data: 26/11/2020
BIGLIETTAZIONE IN TEMPI DI COVID, IN ATM PARTONO LE CONTESTAZIONI DISCIPLINARI NEI CONFRONTI DEGLI AUTISTI CHE CHIEDONO DI LAVORARE IN SICUREZZA PROCLAMATO LO STATO DI AGITAZIONE DEL PERSONALE A nulla è servita la proposta avanzata nei giorni scorsi dai sindacati Filt Cgil - Fit Cisl - UIltrasporti e Ugl autoferro con la quale era stato suggerito ad Atm di utilizzare i lavoratori posti in cassa integrazione e che a causa del Covid non stanno lavorando, proprio per garantire le attività di bigliettazione a terra. PRELEVA IL VERBALE DI ESAME CONGIUNTO SULL'AMMORTIZZATORE SOCIALE IN ATM - GUARDA I SERVIZI TRASMESSI DA RAI TGR MOLISE - TELEMOLISE - TLT MOLISE Sulle attività di bigliettazione e controlleria dei titoli di viaggio in tempi di Covid e sulle quali sono intervenute a disciplinarle sia specifici DPCM governativi (l’ultimo varato lo scorso 3 novembre - allegato 15) nonché le Ordinanze del Presidente della Regione e le disposizioni impartite dal dipartimento regionale che segue espressamente il settore della mobilità, si sta consumando un vero e proprio braccio di ferro tra l’azienda ATM e i lavoratori che giustamente chiedono soltanto di poter lavorare in condizione di sicurezza e rispettando le norme. COSA PREVEDONO IL DPCM DEL GOVERNO E LE ORDINANZE IMPARTITE DA TOMA - Il richiamato DPCM, operativo su tutto il territorio nazionale, proprio in relazione al servizio pubblico di trasporto, ha imposto regolamentazioni e limitazioni indirizzate alle imprese e agli utenti al fine di ridurre sensibilmente il rischio del contagio soprattutto in funzione di un’attività lavorativa che in tempi normali prevede una presenza ravvicinata tra gli stessi viaggiatori e tra i viaggiatori e il conducente del mezzo pubblico. E tra le innumerevoli disposizioni emanate dalle Istituzioni, - sostengono le segreterie regionali di Filt Cgil - Fit Cisl - Uiltrasporti e Ugl autoferro - oltre alla sospensione dell'attività di bigliettazione a bordo da parte degli autisti, è stato sollecitato:
LE DISPOSIZIONI UNILATERALI IMPARTITE DA ATM - In definitiva sono tutte prescrizioni che, sommate a quelle ulteriori impartite dal direttore del IV dipartimento Arch. Brasiello e con le quali è stato disposto testualmente il divieto delle attività di bigliettazione da parte degli autisti anche se effettuato all’esterno dei mezzi di trasporto, cozzano drasticamente con l’ordine di servizio disposto lo scorso 17 novembre dalla societa ATM e con il quale l’impresa ha ripristinato in capo all’autista le attività di bigliettazione e di controlleria da effettuarsi a terra a tutti i capilinea di partenza e di arrivo. Ci sarebbe da chiedersi e forse sarebbe il caso che lo facesse soprattutto la Regione, perché le aziende si ostinino a volersi affidare a metodi ampiamente superati e non trasparenti concernenti i titoli di viaggio. E il braccio di ferro tra l’azienda e i propri lavoratori che si oppongono a disposizioni di servizio che prevedano il contatto ravvicinato con l’utenza, il maneggio e lo scambio del denaro e lo svolgimento peraltro di un’attività effettuata all’aperto e senza gli adeguati dispositivi di sicurezza individuale, si è arricchito in queste ore di un’ulteriore novità ovvero delle contestazioni disciplinari a raffica che l’impresa regionale ATM sta indirizzando a tutti i dipendenti che disattendono all’ordine di servizio. Eppure - dichiarano i Segretari Regionali Franco Rolandi, Antonio Vitagliano, Carmine Mastropaolo e Nicolino Libertone - soltanto nei giorni scorsi, avevamo suggerito ad Atm di utilizzare i lavoratori posti in cassa integrazione e che a causa del Covid non stanno lavorando, proprio per garantire le attività di bigliettazione a terra. Nulla da fare. LO STATO DI AGITAZIONE PROCLAMATO NON SOLO PER LA BIGLIETTAZIONE - I sindacati regionali di categoria Filt Cgil Fit Cisl Uiltrasporti e Ugl autoferro, non potendo più tollerare il comportamento autoritario di un’azienda che da anni è famosa in tutta Italia proprio per l’arroganza e il dispregio con i quali tratta i propri dipendenti, hanno deciso di attivare lo stato di agitazione del personale formalizzando la procedura di mobilitazione dei dipendenti previste dalle norme nazionali che disciplinano le azioni di sciopero nei servizi pubblici essenziali. Ovviamente, trattandosi di Atm, la lista delle rivendicazioni e delle motivazioni, va ben oltre la seppur spinosa e importante questione della bigliettazione e attiene infatti solo per fare qualche esempio:
Insomma una lista lunghissima di abusi e di violazioni sulle corrette relazioni industriali - confermano i Segretari di Filt Cgil Fit Cisl Uiltrasporti e Ugl autoferro - e che contraddistingue un’impresa che oltretutto ambirebbe ad interpretare (in un prossimo futuro ?) quell’azienda unica oggetto della riforma dei trasporti attesa in Molise da decenni. E sicuramente anche e soprattutto di questo parleremo con l’Assessore regionale ai trasporti Quintino Pallante nell’incontro fissato per lunedì prossimo e dal quale ci aspettiamo risposte finalmente chiare. |
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