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Data: 09/04/2023
Testata Giornalistica: IL MESSAGGERO
    IL MESSAGGERO

Villette, crediti e fine lavori la stretta del Superbonus

ROMA Norme più severe ma ancora sei mesi per ottenere il 110% sui lavori delle villette, sconto in fattura e cessione del credito ancora possibili per chi deve installare una caldaia o degli infissi nuovi e compensazione dei crediti incagliati (in ballo 19 miliardi di euro) con i titoli di Stato. Ecco le novità introdotte dal Parlamento al decreto Superbonus che approda in Gazzetta Ufficiale.
STOP ALLO SCONTO IN FATTURA E ALLE CESSIONI - Dall'entrata in vigore del decreto (il 17 febbraio scorso) le operazioni che hanno permesso di effettuare i lavori senza tirare fuori un euro di tasca sono vietate. Proprio le cessioni hanno infatti garantito ai bonus un successo indiscutibile ma hanno anche fatto lievitare i costi per lo Stato e proliferare le frodi.
SISMABONUS E CASE POPOLARI - La norma generale prevede alcune deroghe. Ad essere esclusi dallo stop alle cessioni saranno innanzitutto i bonus per la rimozione delle barriere architettoniche, così come quelli sugli immobili danneggiati dall'alluvione nelle Marche e dai terremoti.
GLI INFISSI E LE CALDAIE - Il governo ha deciso di intervenire anche sul fronte della cosiddetta edilizia libera: nel caso in cui non ci sia stato ancora l'avvio dei lavori entro il 16 febbraio, basterà aver versato l'acconto per ottenere comunque il diritto a sconto e cessione. In assenza di un acconto, dovrà essere provata l'esistenza di un accordo vincolante con la dichiarazione sostitutiva dell'atto di notorietà.
SALVE LE CESSIONI 2022 - Le spese dello scorso anno potranno essere ancora cedute anche oltre l'attuale scadenza del 31 marzo a fronte di una sanzione di 250 euro. È stata infatti riconosciuta la possibilità di effettuare la comunicazione nel caso in cui il contratto di cessione non sia stato ancora concluso. Si applicherà la remissione in bonis valida fino al 30 novembre.
PIÙ TEMPO PER LE VILLETTE - I cantieri negli edifici unifamiliari saranno al riparo ancora per un po'. Scavalcando l'attuale termine del 31 marzo, la detrazione massima al 110% spetterà ancora per le spese sostenute fino al 30 settembre 2023. Ma solo rispettando la condizione di base: aver effettuato almeno il 30% dei lavori complessivi entro il 30 settembre del 2022.
DETRAZIONI IN 10 ANNI - Archiviati sconti e cessioni, arriva una chance in più per i redditi bassi con scarsa capienza fiscale. Per le spese sostenute dal primo gennaio al 31 dicembre 2022, i contribuenti potranno optare per il riparto della detrazione in 10 quote annuali a partire dal periodo d'imposta 2023.
BANCHE, SOLUZIONE BTP - La soluzione al problema dei crediti incagliati è lasciata in gran parte ai privati. Nascerà un veicolo finanziario per la compravendita e le banche utilizzeranno gli spazi fiscali ancora a disposizione. Chi li ha esauriti per smaltire fino al 10% dei crediti scontati annualmente potrà ricorrere ad una compensazione con i buoni del Tesoro, con emissioni a partire dal 2028.
RESPONSABILITÀ IN SOLIDO ALLENTATA - Le cessioni tra banche, assicurazioni e soggetti qualificati diventano più semplici grazie ad un allargamento delle maglie. Per essere esclusi dalla responsabilità solidale a tutti i cessionari basterà infatti ottenere dalla banca un'attestazione di possesso dei documenti di verifica del credito.

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