Nulla di fatto. Prevista per ieri, è stata rinviata a martedì la riunione di maggioranza su viale Marconi. Su un tratto dell'importante arteria stradale di Portanuova sono già state disegnate le quattro corsie, due per gli autobus e due per le auto, oltre a un quinto corridoio per la sosta di poche auto. C'è dunque motivo di credere che la rivoluzione del traffico, mirata a favorire e ad incentivare il trasporto pubblico, sia ormai pronta per essere attuata. Ma c'è un ma: proprio la carenza di parcheggi ha suscitato nelle ultime ore dubbi e perplessità nel centrodestra, in particolare in casa della Lega. Dubbi che si traducono in timori di perdita di consenso, considerata la posizione fortemente critica assunta dai commercianti che si oppongono al progetto e che, riuniti nel comitato Salviamo Viale Marconi, minacciano di bloccare la strada. Da qui l'appello a Masci a prendere tempo.
La tensione è alle stelle. Vivace se non burrascosa, venerdì, la seduta della commissione Attività produttive su viale Marconi e la riunione convocata nello stesso pomeriggio alla presenza di sindaco ed esponenti del comitato di commercianti, guidati dalla presidente Fabiana Tenerelli, non ha sciolto i nodi. La maggioranza, su invito del sindaco, si è data appuntamento a martedì per cercare una soluzione condivisa che, come detto, passa attraverso la realizzazione dei posti auto individuati tra piazza Unione, via Sauro, Circolo tennis e area ex Di Bartolomeo, ma non ancora realizzati: quelli che i commercianti reclamano, nel timore che la carenza di parcheggi allontani dai loro negozi anche la clientela più affezionata. In commissione il presidente del consiglio comunale Marcello Antonelli (Lega) ha suggerito di congelare il progetto di viale Marconi, legandolo sì alla realizzazione di nuovi parcheggi ma anche al pronunciamento del Consiglio di Stato - atteso forse per gennaio - in merito al ricorso del Comune dopo lo stop del Tar alla filovia. Masci, confortato dai sindacati dei trasporti e con alle spalle conquiste importanti quando vent'anni fa si è trattato di istituire le zone pedonali in centro - senza dimenticare il senso unico su viale Bovio - ha già risposto che il progetto non si tocca.
A questo punto l'unica incognita può riguardare i tempi di attuazione della nuova viabilità. Anche perchè, e i sindacati lo hanno sottolineato ieri, in attesa del filobus nulla vieta di promuovere il trasporto pubblico mandando sulle corsie preferenziali gli autobus che oggi circolano in città. Masci si rifà dunque al principio della città eco, ricordando che i lavori su viale Marconi sono frutto di finanziamenti statali per lo sviluppo urbano sostenibile e che l'obiettivo dichiarato dell'amministrazione è di limitare drasticamente l'ingresso di auto in città (oggi centomila al giorno). Meno auto e più biciclette, ma anche più autobus oggi e magari filobus domani, sempre che il Consiglio di Stato riabiliti il tanto discusso progetto della filovia, per collegare in tempi brevi Montesilvano e Pescara Portanuova grazie alla strada parco e alle corsie riservate di viale Marconi, appunto. Obiettivi che il sindaco riproporrà agli alleati, nella speranza di convincere anche i più recalcitranti. «Ascolto tutti, rispetto tutti, comprendo i problemi legati al cambiamento - ha detto Masci - ma alla fine devo decidere nell'interesse della città». «Speriamo prevalga il buonsenso» ha auspicato Fabiana Tenerelli.
FdI ALLO SCONTRO
Il caso di viale Marconi ha anche (ri)aperto uno scontro in Fratelli d'Italia venerdì in commissione Attività produttive. Il pesante attacco del presidente Rapposelli all'assessore Cremonese, del suo stesso partito (accusato di non aver difeso i commercianti di viale Marconi), fa pensare a una rottura ormai insanabile che potrebbe spingere i due (e la consigliera Zamparelli) verso sigle diverse. Il caso è ora all'attenzione del governatore Marsilio. Considerato che martedì si parlerà forse anche di rimpasto di giunta e che è all'ordine del giorno un confronto dei partiti per le elezioni in Provincia, ci sarà modo per dirimere anche questa spinosa questione.