Data: 24/02/2023
Testata Giornalistica: IL CENTRO |
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Viale Marconi, rondò inutilizzati Riparte lo scontro in Consiglio Il Pd annuncia un'interrogazione per la seduta di lunedì: chiede chiarimenti sulle rotatorie chiuse
«È cominciato il collaudo e c'è una variante al progetto. Un pasticcio, manca una visione d'insieme». «I filobus? Rimarranno in garage» Angiolelli, del comitato Strada parco: i mezzi non hanno le batterie adeguate. Sulle problematiche relative alla nuova viabilità di viale Marconi con rotatorie e T-red, gli autisti della Tua tornano a chiedere chiarezza. Il 27 febbraio incontro in comune. Intervista al Coordinatore Rsa Filt Cgil Giammaria Ferrante (TVSEI) PESCARA I gruppi di centrosinistra al comune di Pescara vogliono vederci chiaro sul progetto di viale Marconi per cui oggi, nella riunione della commissione Lavori pubblici, chiederanno di fare chiarezza all'assessore ai Lavori pubblici Luigi Albore Mascia e lunedì porteranno la questione in Consiglio, con una interrogazione urgente, per aprire un confronto in aula con la maggioranza. Non si placa la polemica infinita sulla strada che il Comune ha ridisegnato in 950 giorni di lavori e stavolta a scatenare le critiche della minoranza è la decisione della società Tua e del Comune di non utilizzare le rotatorie all'altezza di piazza Unione e di via Pepe, perché non risultano necessarie per il transito dei bus al centro del rondò. E due giorni fa, intanto, su viale Marconi ha fatto la sua apparizione uno dei filobus acquistati nell'ambito del progetto milionario della filovia, tirato fuori dal garage per un viaggio sperimentale. «L'intervento su questa strada è stato concluso a dicembre ed è iniziato il collaudo, da terminare entro sei mesi per cui ci chiediamo e chiediamo di sapere quali elementi nuovi sono intervenuti in questi giorni per una ulteriore variante sulla viabilità, cioè il mancato utilizzo delle due rotatorie», dice Piero Giampietro, capogruppo del Pd, affiancato, tra gli altri, da Giovanni Di Iacovo e Mirko Frattarelli. «È l'ennesimo cambiamento annunciato dal sindaco Carlo Masci, segno che prosegue il pasticcio realizzato su questa strada», commenta Francesco Pagnanelli, sempre dal Pd. «Ci chiediamo se il passaggio del filobus» andato in onda due giorni fa «non sia un modo per mascherare un errore di progettazione che è stato commesso su viale Marconi, quello delle due rotatorie che ora risultano inutili. Ogni giorno c'è una sorpresa, un annuncio, una modifica su una via che risulta problematica, ad esempio, per i parcheggi e per l'accesso ai negozi. Con il passaggio del filobus si è cercato di distrarre i pescaresi rispetto alle due rotatorie che sono state realizzate e tagliate per consentire il transito dei bus e che non saranno usate, a dimostrazione del fatto che questo progetto è un grande pasticcio», prosegue. «La giunta definisce Pescara "Città degli eventi" ma evidentemente gli eventi sono i cambiamenti che si susseguono in viale Marconi», ironizza Marco Presutti, anche lui consigliere del Pd. «Con l'ennesima novità dei bus che non attraversano le due rotatorie, si concretizza un altro spreco. Quando finiranno i mutamenti?», si chiede Presutti. «Quello di viale Marconi appare un laboratorio di sperimentazione del Comune che cambia di giorno in giorno, con conseguenti disagi dei cittadini e degli autisti della Tua. Tutto ciò avviene mentre il Comune si dovrebbe occuparsi di garantire la sicurezza. Il passaggio dei filobus? Un'arma di distrazione di massa rispetto ad una modifica intervenuta a collaudo iniziato. Un modo per camuffare quello che sta accadendo», continua. E dopo aver scoperto che il Documento unico di programmazione approvato dalla giunta fa riferimento a delle zone di Bologna, segno che il comune di Pescara ha «provato a copiare» il Dup bolognese, il Pd rincara la dose. «Forse», dice Presutti, «hanno fatto i rilievi e realizzato il progetto destinato a viale Marconi su via Stalingrado, a Bologna, e poi quando lo hanno messo a terra, qui, non ha ridato». «Viale Marconi doveva essere come un viale di Parigi», sottolinea Stefania Catalano riferendosi alle dichiarazioni del sindaco dopo i primi interventi: Masci è da sempre soddisfatto dei risultati raggiunti su questa strada, nonostante le osservazioni di residenti e commercianti che avrebbero voluto un'arteria diversa. Catalano si pone «una serie di interrogativi sulla gestione dei semafori» e sottolinea «la pericolosità per gli studenti che escono da scuola e invadono le corsie, a loro rischio e pericolo».Ora il centrosinistra chiede che la maggioranza risponda a una domanda: «C'è una visione di insieme, un progetto?».
«I filobus? Rimarranno in garage» Angiolelli, del comitato Strada parco: i mezzi non hanno le batterie adeguate
PESCARA Il comitato Strada parco bene comune è molto scettico, dopo il viaggio sperimentale di uno dei filobus comprati nell'ambito del progetto della filovia. Ivano Angiolelli, alla guida del Comitato, fa notare che quei mezzi, che hanno comportato un investimento di 9 milioni di euro, «non possono che rimanere in garage, oggi come oggi, perché le batterie di cui sono dotati hanno scarsa autonomia, contrariamente a quanto dice il sindaco Carlo Masci. Quel viaggio è stato solo propaganda». Dopo aver studiato il materiale del costruttore e del ministero dei Trasporti, Angiolelli fa notare che, una volta superato il percorso della strada parco, dove i filobus sono alimentati con i fili, procedendo in direzione sud o verso Montesilvano «l'autonomia massima della batteria dei mezzi misurata su strada, in condizioni reali, è di 4 chilometri ( solo teoricamente, in laboratorio, è di 12 km). Quindi, per consentire di percorrere l'anello da viale Europa al Palacongressi, e ritorno, su un percorso di 4,1 chilometri, il direttore generale del ministero Angelo Mautone ha invitato a prevedere una stazione di ricarica al Palacongressi. A Pescara, invece, per arrivare da piazza Martiri Pennesi al Tribunale, il percorso è di 4,8 chilometri, ben oltre la durata della batteria, per cui il via libera del ministero ad utilizzare questi mezzi non è arrivato». Ma il progetto ha anche altri limiti, dice sempre Angiolelli che attende di conoscere l'esito del ricorso al Consiglio di Stato, dopo che il Tar ha accolto il ricorso del comitato, bloccando l'intervento in corso. «Non solo i bus non possono arrivare da piazza Martiri Pennesi al tribunale perché manca la batteria, ma manca un percorso, una volta arrivati in questa piazza, nonostante i 31 milioni spesi e i 30 anni di annunci. Il Comune di Pescara ha deliberato a novembre 2022 di realizzare la corsia del filobus dentro al parcheggio di via Michelangelo ma questa proposta progettuale non è stata ancora approvata dal ministero e, per di più, mancano il finanziamento e il progetto, per arrivare alla realizzazione. Anche se dichiarano che i lavori sono finiti, l'intervento sull'infrastruttura va completato, ad esempio su Montesilvano». Ipotizzare di usare i filobus fuori dal percorso dalla filovia è impensabile, conclude, «perché questi mezzi non possono viaggiare solo con le batterie, senza pali e fili».
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