Le opere progettate e realizzate in viale Marconi disattendono le linee guida del Peba (il piano di eliminazione delle barriere architettoniche) approvate all'unanimità in consiglio comunale lo scorso 13 ottobre. Questa l'accusa lanciata dall'associazione Carrozzine determinate, il cui presidente Claudio Ferrante, accompagnato dall'avvocato Mariangela Cilli e dal socio direttivo Carmine Carlone, ha effettuato venerdì pomeriggio un sopralluogo sull'arteria in corso di rifacimento, dando seguito alle numerose segnalazioni dei residenti e constatando l'inadeguatezza delle banchine di fermata appena allestite al centro della carreggiata. «In assenza di una progettazione organica condivisa con la cittadinanza - si legge in una nota -, nella confusione di interventi compiuti e poi disfatti nel giro di poco tempo, si è potuto verificare che, anziché dare attuazione al Peba, addirittura anche in interventi nuovi il Comune di Pescara realizza barriere architettoniche». Lo scivolo per disabili ha una pendenza doppia rispetto a quella stabilita dalla normativa di riferimento, rischiando pericolosi ribaltamenti delle carrozzine. La superficie delle isole salvagente risulta poi troppo stretta per consentire il passaggio contemporaneo di due carrozzine e impedisce una manovra di salita sull'autobus in sicurezza.
«COME LA STRADA PARCO» Sempre che sul mezzo pubblico si riesca a salire, spiega Ferrante: «Ci si chiede, considerata l'altezza della banchina di 17 cm, come si possa prevedere la salita sul presunto filobus dato che quei vettori hanno un'altezza del pianale di 34 cm. La sensazione è che su via Marconi si stia creando la stessa situazione della strada parco, cittadini prigionieri delle barriere». Il presidente di Carrozzine determinate pone inoltre l'accento sull'arbitraria riduzione dell'ampiezza dei marciapiedi, tale in alcuni tratti da precludere il transito nello stesso momento di un pedone e una carrozzina, «mentre ci si sarebbe attesi una messa a norma di quei marciapiedi ristretti e non sufficientemente agevoli alla circolazione». E rivendica, a fronte della soppressione dei posti auto sul lato monti e dell'aggiunta della quarta corsia, la salvaguardia dei parcheggi riservati alle persone con disabilità nel numero e nella collocazione previsti dalla legge, considerata la spiccata vocazione commerciale di viale Marconi. Tutta una serie di perplessità legate all'accessibilità che nelle scorse settimane sono state espresse anche da Stefania Catalano (Pd) e dagli altri consiglieri comunali di centrosinistra. Gli ultimi interventi sembrano dunque andare in controtendenza con l'obiettivo, esplicitato nel Peba, di rendere la città pienamente inclusiva. Ferrante chiede perciò lo smantellamento degli ostacoli discriminanti appena concepiti e una maggiore attenzione in fase di progettazione alla tutela della piena mobilità di disabili, anziani e genitori con passeggino.