PESCARA Si infiamma lo scontro tra maggioranza e opposizione sul progetto di viale Marconi a quattro corsie. Ieri in consiglio non c'è stato il faccia a faccia previsto tra il capogruppo del Pd Piero Giampietro e l'assessore alla mobilità urbana Luigi Albore Mascia e la protesta dell'opposizione si è fatta ancora più accesa. In mattinata Giampietro ha letto un'interrogazione urgente in aula, peraltro già annunciata da alcuni giorni, sul problema delle rotatorie ancora chiuse al traffico di viale Marconi. Ma non c'è stata nessuna risposta da parte dell'amministrazione comunale, perché Albore Mascia si è presentato in aula dopo la lettura dell'interrogazione. Ora, secondo quanto prevede il regolamento, avrà cinque giorni di tempo per fare una replica scritta. Nonostante sia mancato il confronto diretto tra i due, lo scontro si è registrato lo stesso. Al termine del consiglio, il capogruppo Pd è intervenuto per criticare l'assessore e tutta l'amministrazione comunale. «La giunta era al corrente del contenuto dell'interrogazione, pubblicata anche dai giornali», ha detto Giampietro, «ma ha scelto di non rispondere in aula e di prendersi cinque giorni di tempo. È una possibilità concessa dal regolamento, ma avrebbe potuto benissimo non ricorrervi. Così ha dato l'impressione di non sapere cosa dire».«Perché solo pochi mesi fa e cioè il 25 novembre», ha aggiunto il capogruppo, «assessore e dirigente hanno risposto ad una mia interrogazione dicendo che per piazza Unione erano stati acquistati i semafori così come previsto dall'ultima perizia di variante. Vorremmo sapere cosa è cambiato in pochi mesi tanto da decidere, all'improvviso, di non aprire le rotonde di piazza Unione e di via Pepe, rendendo dunque vano l'investimento appena fatto con i soldi pubblici». Il capogruppo ha proseguito: «Non si può cambiare idea ogni settimana, rendendo sempre più difficile il rapporto dei pescaresi di fronte a questa opera pubblica così clamorosamente pasticciata. Anche perché la strada è sempre più vuota, mentre non appena si accende il semaforo di una delle rotonde volute dal centrodestra si creano code lunghissime». «L'esperimento è già fallito», ha concluso il capogruppo, «e c'è da chiedersi se la decisione di non aprire le ultime due rotonde sia dovuta al fatto che ora il centrodestra se ne è reso conto e non sa cosa fare».Tuttavia, Albore Mascia aveva già dato delle risposte nei giorni scorsi, durante le sue audizioni nelle commissioni Controllo e garanzia e Lavori pubblici, presiedute rispettivamente dallo stesso Giampietro e da Massimo Pastore. «Le due rotatorie di piazza Unione e all'altezza di via Pepe», aveva spiegato l'assessore, «verranno aperte in seguito. Si aspetta la messa in esercizio dei filobus. Nei giorni scorsi, il Comune ha presentato ricorso, con richiesta di sospensiva al Consiglio di Stato, contro la sentenza del Tar che ha bloccato i lavori sulla strada parco. La questione filovia è, dunque, più che mai aperta e le aspettative sono alte che si riesca ad avere la sospensiva e a ripartire. Quindi, le due rotatorie sono legate al pieno funzionamento della filovia».Intanto, ieri mattina si è svolto un incontro in Comune tra il sindaco Carlo Masci, Albore Mascia, il capo dei vigili Danilo Palestini e i sindacati degli autisti Tua in merito ai problemi di viabilità in viale Marconi e dei semafori con le telecamere, cosiddetti T-red. «Ampia disponibilità da parte dell'amministrazione comunale», si legge in una nota emanata dopo l'incontro, «a condividere con i sindacati e con il personale tecnico della Tua l'analisi e le proposte di soluzione di quelle criticità che sono state evidenziate e che riguardano la mobilità e il traffico cittadino. Si è deciso di comune accordo di insediare un tavolo tecnico che affronti le problematiche evidenziate».