Data: 18/11/2019
Testata Giornalistica: IL CENTRO |
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Viale Marconi, meno posti auto e tre corsie per far passare i bus. L'assessore Albore Mascia rispolvera il piano della passata giunta per il traffico di Porta Nuova «Ridurremo i parcheggi e trasformeremo le rotatorie per rendere più veloci i mezzi pubblic
PESCARAUna corsia preferenziale degli autobus al centro della carreggiata. Parcheggi solo sul lato mare. Trasformazione delle rotatorie esistenti e installazione di sette semafori intelligenti. È una mini rivoluzione quella che Luigi Albore Mascia ha intenzione di realizzare, tra la fine dell'anno prossimo e l'inizio del 2021, per rendere più veloce ed efficiente il trasporto pubblico, in vista anche dell'arrivo dei nuovi mezzi elettrici in sostituzione della filovia ormai definitivamente archiviata. Si tratta in realtà di un progetto, lasciato in eredità dalla passata amministrazione, che l'assessore alla mobilità e ai lavori pubblici ha deciso di ripristinare inserendolo anche nel nuovo Piano delle opere pubbliche del 2020, perché ha già ricevuto i finanziamenti dalla Regione. «Stiamo parlando di 1,3 milioni di euro già disponibili», spiega. Assessore, perché ha deciso di rispolverare questo progetto della giunta Alessandrini?«Innanzitutto, l'aspetto politico. Stiamo parlando di un intervento dedicato e destinato di 1,3 milioni di euro, quindi molto importante e distribuito su 1,6 chilometri della città, dunque su tutta la parte sud di Pescara, sulla direttrice di viale Marconi. L'intervento riguarderà il tratto dalla rotatoria di piazza Unione, fino a quella dell'incrocio tra viale Marconi e viale Pindaro. Questi 1,3 milioni derivano da fondi Por-Fesr che la Regione aveva intercettato per lo Sviluppo urbano sostenibile. Oggetto dell'intervento è la realizzazione di un tracciato per il trasporto pubblico in sede protetta».Qual è l'obiettivo che si intende raggiungere?«È chiaro che l'obiettivo è quello di creare un percorso dedicato riservato soprattutto al mezzo della filovia, rispetto al quale ci sono gli auspici che per il 2021 si sblocchino alcune questioni burocratiche che consentano di commissionare i mezzi. Si presume, quindi, che per la fine del 2021, massimo inizio 2022, possa essere messa a regime la filovia».Quali mezzi verranno utilizzati?«Il progetto della filovia prevede che vengano utilizzati mezzi ad alimentazione elettrica. Il percorso inizierà da Montesilvano, per passare lungo la strada parco, uscire alla vecchia stazione e poi continuare su corso Vittorio e viale Marconi. I mezzi avranno le batterie. Si fermeranno solo pochi minuti alla stazione San Marco per ricaricarle fino al 70-80 per cento, per poi tornare indietro. In attesa dei filobus, potrebbero entrare in funzione nella fase sperimentale dei mezzi a metano».Torniamo al progetto di viale Marconi a tre corsie.«Viale Marconi diventerà, quindi, un percorso dedicato. Oggi la velocità media dei mezzi pubblici è di 16 chilometri orari misurato da Tua. Attraverso un percorso dedicato, invece, l'obiettivo è quello di arrivare almeno ad un terzo in più di velocità, ossia 22 chilometri orari e dal punto di vista del trasporto pubblico locale diventerà tanto. Questi 1,3 milioni erano già a disposizione della passata giunta, resta da chiedersi perché non abbia avuto il coraggio di iniziare questo lavoro».È un grosso intervento.«Certo, è un lavoro impattante che cambia la cultura e la filosofia del trasporto pubblico locale e che comporterà disagi dal punto di vista della viabilità, perché è un lavoro importante che avrà una durata di sei-nove mesi come minimo, con degli step che non andranno a coinvolgere tutta viale Marconi, ma gli interventi saranno razionalizzati. Questo piano, però, dobbiamo innanzitutto condividerlo. Con la maggioranza non ne ho ancora parlato, se non con qualcuno. Noi abbiamo a disposizione questi fondi e li dobbiamo utilizzare e rendicontarli entro fine 2020. Altrimenti perdiamo i soldi».Ci spiega, nei dettagli, cosa prevede il progetto?«La realizzazione di questo progetto comporterà la creazione di tre carreggiate stradali di tre metri e mezzo l'una: una riservata alle auto da nord verso sud, l'altra per le auto da sud verso nord e al centro ci sarà questo percorso dedicato al mezzo pubblico. Una precisazione: non è che su corso Vittorio e viale Marconi passerà solo il filobus, transiteranno anche altri mezzi. Dunque, il beneficio di questa opera è complessivo. Nel dettaglio, il progetto prevede una riduzione dei marciapiedi esistenti, la realizzazione di quattro isole salvagente per le fermate dei bus, la rimozione della rotatoria esistente all'incrocio con via Da Celano, l'adeguamento della rotatoria di piazza Unione, che fu costruita sapendo che al centro sarebbero potuti transitare in futuro i mezzi pubblici. In pratica, verrebbe tagliata a metà. Poi, una nuova rotatoria all'incrocio con via Pepe, un'altra isola salvagente davanti al Circolo tennis e sette impianti semaforici intelligenti in grado di recepire il segnale proveniente dai mezzi pubblici e quindi attivare il rosso in modo da consentire la priorità di passaggio agli autobus. Inoltre è prevista la realizzazione di un tratto di percorso ciclabile davanti all'Inail. Questo per creare in futuro un unico sistema ciclabile».Si perderanno, però, diversi parcheggi.«Faremo degli stalli per la sosta sul lato mare. Ovviamente, dovendo allargare la carreggiata e dovendo restringere i marciapiedi, perderemo un certo numero di posti sul lato monte. Saranno una novantina. Ma con il piano B già pronto andremo a recuperare più posti auto di quelli che si perderanno, cioè circa un centinaio. Più precisamente: 19 posti auto in via dei Petruzzi, 20 in via Nazario Sauro e 60 all'incrocio tra via dei Peligni e viale Marconi. Certo, è una scelta molto impattante, ma dobbiamo farla se vogliamo la città del futuro».I tempi per realizzare tutto questo?«Se ci sarà condivisione, io penso che all'inizio del 2020 si potrà avviare la gara d'appalto e iniziare i lavori dopo l'estate. Entro i primi mesi del 2021 potrebbe essere tutto pronto». Download 18 novembre 2019 - il centro.pdf |
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