Andranno avanti per almeno altri quindici giorni i lavori di asfaltatura di viale Marconi, avviati in notturna lunedì 18 ottobre preservando il senso alternato su una sola corsia per contenere al minimo i disagi al traffico veicolare. «Entro la metà della prossima settimana dovrebbe essere completato il lato monti fino alla rotatoria di via Pepe, poi sarà la volta dell'intervento sul lato mare che si protrarrà per un'altra decina di giorni sottolinea l'assessore Luigi Albore Mascia -. Con il rifacimento del manto stradale, che l'arteria attendeva da tempo, saremo già ad un 70% dell'opera. Infine procederemo con la realizzazione del parcheggio antistante il circolo tennis e l'installazione di semafori intelligenti e segnaletica». Il piano, ribadisce Mascia, è finalizzato a promuovere l'uso del mezzo pubblico elettrico che disporrà finalmente di un percorso dedicato: «Pescara è una grande città e deve cambiare pelle, ogni giorno vi circolano 100mila automobili, bisogna frenare questa tendenza per volgersi al futuro e tutelare la salute collettiva».
Il centrosinistra ritiene che la variante al progetto originario (partorito dalla giunta Alessandrini) approvata in estate, con una spesa ulteriore di 140mila euro per l'aggiunta della quarta corsia e di quattro rotatorie, contrasti con gli obiettivi della mobilità sostenibile portando l'ampiezza dei marciapiedi al di sotto dei limiti di legge e non contemplando le piste ciclabili. Secondo il parere degli esponenti del Pd la rimodulazione del viale comporterà rallentamenti e ingorghi e non fluidità del traffico, e c'è il sospetto che i lavori siano ripresi ad agosto senza le dovute certificazioni, dato che l'apposita delibera è stata approvata dieci giorni dopo la richiesta di accesso agli atti presentata dalla consigliera comunale Stefania Catalano.
CORAGGIO L'assessore obietta alle polemiche: «Non hanno avuto il coraggio di avviare l'opera quando amministravano la città e ora ci criticano, siamo stati noi conservatori ad attuare questa scelta progressista». Le perplessità sono condivise anche da Fiab Pescara bici, che ha condannato l'assenza di spazi per le due ruote, e da Carrozzine determinate, il cui presidente Claudio Ferrante ieri pomeriggio attraverso un'azione dimostrativa ha messo in luce le lacune in tema di accessibilità per le persone disabili anche delle opere appena realizzate. Infine ci sono gli esercenti, i quali in tutta verità non hanno mai digerito né il progetto attuale né quello della giunta Alessandrini. Non accettano la scelta di sopprimere i parcheggi sul lato monte, la riduzione degli attraversamenti pedonali, la collocazione delle rotatorie e chiedono fra l'altro l'allestimento di barriere di protezione e altre integrazioni. L'amministrazione si è detta disposta ad accogliere eventuali accorgimenti una volta terminati i lavori, nel frattempo il sindaco Masci sta organizzando un incontro con una delegazione di commercianti per illustrare il progetto nel dettaglio: «Bisogna capire la finalità che c'è alla base, si parla tanto di grande Pescara, è dunque necessario creare il collegamento tra i territori. Il sistema Brt (Bus rapid transit) ad impatto zero apporterà benefici anche alle attività, ogni novità comporta delle resistenze, che accompagnarono anche la pedonalizzazione del centro città, ma oggi ne sono tutti soddisfatti» conclude Mascia.