Data: 22/02/2024
Testata Giornalistica: IL CENTRO |
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Viale Marconi a tre corsie e parcheggi al posto dei bus. Il sindaco apre ai cittadini
L'amministrazione fa marcia indietro e annuncia una rivoluzione della viabilità PESCARA In pieno clima da campagna elettorale, l'amministrazione del sindaco Carlo Masci apre pubblicamente al ritorno di viale Marconi a tre corsie, con il ripristino degli 86 parcheggi sul lato monte al posto della corsia preferenziale degli autobus, che si andranno ad aggiungere ai 266 stalli (di cui 100 privati e 38 riservati alle moto) realizzati con l'apertura del nuovo Conad e ai 21 posti nell'area dell'ex distributore di piazza Unione. Una sperimentazione «temporanea e provvisoria» che è stata accolta dal comitato di cittadini come «una pezza», un rimedio improvvisato, ma che «in questo momento servirà a evitare il crollo del commercio della zona». Dopo anni di battaglie per la sicurezza di uno degli assi viari più pericolosi della città, dove ogni giorno circolano 17mila auto, l'ipotesi di rivoluzionare nuovamente la viabilità di Porta Nuova, con un focus specifico su viale Marconi, è rimbalzata durante il vertice di ieri mattina nella sala giunta del Comune con le associazioni di categoria del commercio (Cna, Confesercenti, Confcommercio, Confartigianato, Casartigiani, Ascom Abruzzo e Upap Claai), Legambiente, Fiab e il comitato degli esercenti di viale Marconi rappresentato da Franco Pasetti e Fabiana Tenerelli. Al tavolo, oltre al sindaco, anche gli assessori Luigi Albore Mascia e Alfredo Cremonese, oltre ai presidenti di commissione Fabrizio Rapposelli e Massimo Pastore. L'incontro, dai toni molto animati, si è concluso con l'impegno di Masci a «sviluppare un ragionamento concreto, coinvolgendo anche gli autisti del trasporto pubblico e la Tua, per individuare soluzioni che siano utili agli operatori economici e ai cittadini e, più in generale, per articolare una ridefinizione della viabilità su Pescara sud». La maggioranza ha rimarcato più volte il quadro della mobilità mutato rispetto al 2018, quando il progetto fu approvato dalla precedente amministrazione di centrosinistra «pochi giorni prima delle elezioni» e con un finanziamento di oltre 6 milioni di euro «a cui non era più possibile rinunciare». Da un lato l'imminente apertura al traffico di viale Benedetto Croce nella prima decade di marzo. Poi le innovazioni introdotte dal Codice della strada, con la possibilità di realizzare delle cosiddette corsie ciclabili simili a quelle già presenti in corso Vittorio Emanuele. Infine le cinque nuove opere stradali realizzate o in corso di realizzazione, ricordate dal presidente Pastore: oltre all'ampliamento di via Croce, anche i tre tratti della strada pendolo e il corridoio verde, in aggiunta ai lavori di riqualificazione di via Andrea Doria e del lungomare sud. «Queste infrastrutture ci consentono adesso una diversa visione e questo deve rappresentare un punto a favore di questa amministrazione», ha specificato Pastore.Tra le richieste avanzate da Barbara Lunelli (Confartigianato), Marina Dolci (Confesercenti) e Luciano Di Lorito (Cna), oltre alla cancellazione della corsia riservata agli autobus per ricreare i parcheggi sul lato monte, ci sono l'eliminazione dei passaggi interni alle rotatorie e lo spegnimento degli impianti semaforici. «Comprendiamo le liturgie della politica», hanno detto, «ma ci aspettavamo che l'amministrazione tirasse fuori proposte concrete per risolvere i problemi e compensare i danni subiti». Riccardo Padovano (Confcommercio) si è fatto promotore della moratoria per ottenere lo sgravio di tutte le tasse comunali (Imu, Tari, occupazione del suolo pubblico e insegne) dal 2022 alla fine dei lavori. La richiesta per ora non ha trovato riscontro. «Non possiamo aspettare anni per rivedere la viabilità di viale Marconi, è necessario cambiare subito questa strada», ha aggiunto Tenerelli. |
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