Data: 27/02/2023
Testata Giornalistica: IL CENTRO |
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Viale Marconi a 4 corsie: oggi riparte lo scontro sui rondò ancora chiusi Il Pd presenta un'interrogazione in consiglio all'assessore Mascia «Il Comune spieghi perché alcune rotatorie non vengono aperte»
PESCARA Si riaccende lo scontro tra amministrazione comunale e opposizione sul progetto di viale Marconi a quattro corsie. Questa mattina, il capogruppo del Pd Piero Giampietro presenterà un'interrogazione in aula all'assessore alla mobilità Luigi Albore Mascia per chiedere chiarimenti su alcune scelte adottate per la strada. Si preannuncia una seduta infuocata.Il capogruppo ricorda «che il progetto di viale Marconi prevede, anche nell'ulteriore perizia di variante approvata dalla giunta, il passaggio dei mezzi pubblici all'interno della rotonda di piazza Unione e di via Pepe». In proposito, «sono stati acquistati e installati i semafori necessari al funzionamento della rotatoria di piazza Unione». Ma «in nessun atto pubblico, né in alcuna comunicazione del sindaco, dell'assessore alla mobilità e del direttore dei lavori», sostiene Giampietro, «è mai stata menzionata l'ipotesi di non aprire al trasporto pubblico locale le citate rotonde. E neppure nel recente confronto con l'azienda Tua e con i sindacati si è fatto pubblicamente riferimento a tale ipotesi».Da qui le richieste del capogruppo Pd all'assessore Albore Mascia. «Si chiede di sapere», si legge nell'interrogazione, «quale fatto nuovo sia subentrato dalla data di progettazione, dalla data di perizia di variante o dalla scelta di acquistare gli impianti semaforici rispetto alla decisione di non aprire le rotonde». E ancora: «Quale motivazione tecnica e quale studio è alla base di tale decisione». Il capogruppo chiede inoltre se questa scelta sia definitiva, «se non si ritenga che l'annuncio di ulteriori modifiche vada in contrasto con l'avvio del collaudo dell'opera; e se non si ritenga che ci sia un danno per le casse dell'ente in ragione del fatto che sono state spese risorse pubbliche per un'opera di cui si annuncia il mancato utilizzo».Insomma, quanto basta per far ripartire i contrasti tra favorevoli e contrari al nuovo viale Marconi. Tra questi ultimi, oltre al centrosinistra, c'è il comitato dei residenti e commercianti Salviamo viale Marconi che contesta ormai da oltre un anno il progetto realizzato dal Comune. «Dopo quasi 900 giorni di cantiere, costi lievitati, autisti in rivolta, incidenti aumentati, commercianti inferociti e residenti terrorizzati», aveva detto poco tempo fa Giampietro, «la giunta Masci ha il coraggio di annunciare ulteriori lavori su un'arteria distrutta, come se i pescaresi avessero la memoria corta e non avessero già pagato abbastanza per l'incapacità del centrodestra». «Ma i cittadini», aveva aggiunto, «non dimenticano il caos che regna sul cantiere simbolo della giunta Masci. Il sindaco e i suoi alleati spieghino come metteranno mano anche alle altre strade cittadine, piene di crateri che non si riescono a chiudere perché le poche risorse del bilancio sono fagocitate dal cantiere eterno di viale Marconi».Dunque, le recenti audizioni in commissione dell'assessore Albore Mascia non hanno convinto chi continua ad opporsi al progetto. L'assessore, in particolare, ha annunciato l'accensione dei primi semafori agli incroci, mentre l'apertura di alcune rotatorie ancora chiuse è stata rimandata all'avvio della nuova filovia. Tra l'altro, proprio qualche giorno, fa sono stati sperimentati sulla strada i primi filobus. |
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