Data: 22/01/2022
Testata Giornalistica: IL CENTRO |
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Viale Marconi a 4 corsie: ma le pensiline non ci sono Quelle attuali sono grandi: non si possono trasferire sulle nuove isole dei bus E la battaglia legale del Comitato si sposta sull'ordinanza: «Errori e illegittimità»
PESCARAUna lettera di contestazione, con istanza di accesso agli atti, indirizzata all'amministrazione relativa all'ordinanza che istituisce le corsie preferenziali dell'autobus. È la nuova mossa del comitato Salviamo viale Marconi. «Con la nota di contestazione abbiamo voluto mettere ancora una volta in evidenza le carenze e le illegittimità del progetto», commentano dal comitato. «Che l'amministrazione sia disinteressata alle reali esigenze di residenti e commercianti di viale Marconi ne abbiamo avuto ulteriore conferma con l'ordinanza. Una scelta che non ha tenuto per nulla in considerazione il ricorso del 14 gennaio e nel quale non mancano gli spunti per valutare quantomeno una sospensione dei lavori». «L'istituzione della quarta corsia risulta affetta da un palese difetto di istruttoria», spiegano gli avvocati Augusto Careni e Matteo Di Tonno, «nella misura in cui l'ordinanza richiama la delibera di giunta del 17 settembre 2021 senza avvedersi degli errori, della illegittimità, delle omissioni motivazionali e delle incongruenze». Ad aggravare il quadro, per i legali è il riferimento nella delibera al passaggio dei bus a trasporto rapido su viale Marconi quando «le autorità competenti hanno già approvato il transito del bus a trasporto rapido su arterie diverse da viale Marconi che sarebbe interessata solo nel tratto tra piazza Unione fino a via Conte di Ruvo». L'ordinanza, criticata da più parti perché regola la viabilità da piazza Unione fino a viale Pepe, mentre però non c'è ancora la segnaletica tra via D'Ascanio e viale Pepe, giovedì era finita al centro della commissione Controllo e Garanzia presieduta dal capogruppo Pd, Piero Giampietro. In audizione, il rup del progetto Massimo Cantagallo. «L'ordinanza dovrà essere modificata», chiarisce Giampietro, «proprio perché il tratto finale non è stato completato. Il provvedimento è stato richiesto a dicembre dal dirigente del settore Lavori pubblici, Fabrizio Trisi, pur non essendo completa la segnaletica, che non è pronta perché manca una rotatoria all'altezza di via Pepe. Restano da finire gli interventi dell'ultimo tratto e non è stata ancora prevista la tempistica dell'apertura delle rotonde semaforizzate».C'è poi il capitolo delle fermate dei bus. Da giorni, pur se ancora utilizzate dai mezzi, sulle pensiline sono spuntati i cartelli di soppressione delle fermate che da progetto devono essere spostate sulle isole salvagente, al momento non dotate né di sedute né di coperture. «Le pensiline non possono essere trasferite sulle isole perché lo spazio è insufficiente», va avanti Giampietro. «Le nuove pensiline dovranno essere più piccole», confermano dalla Tua. «Va condotta una ricerca di mercato proprio perché parliamo di moduli che devono essere compatibili con le esigenze strutturali di viale Marconi. È un'azione che va portata avanti d'intesa con il Comune, anche perché rappresentano elementi dell'arredo urbano». Sulle isole è intervenuto a esprimere ulteriori perplessità anche Ivano Angiolelli, presidente del comitato Strada Parco Bene Comune. «Le 4 piazzole centrali sono inaccessibili ai portatori di disabilità, a causa della pendenza degli scivoli. Le rotatorie tagliate al centro per il passaggio dei bus sono illegittime. Cos'altro dovrà capitare per arrendersi all'evidenza di un progetto scellerato?». |
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