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Data: 22/02/2024
Testata Giornalistica: IL MESSAGGERO
    IL MESSAGGERO

Viale Marconi a 3 corsie e recupero dei parcheggi Il dietrofront di Masci

IL BRACCIO DI FERRO
«Ripristino immediato del progetto a tre corsie con i parcheggi lato monte e agevolazioni a noi commercianti sulla tassazione legata a rifiuti, Imu e suolo pubblico». Sono le richieste presentate da commercianti e comitati all'incontro di ieri in Comune con il sindaco Carlo Masci per ridiscutere la viabilità su viale Marconi che sta affossando il commercio. Credevano di essere stati convocati per ascoltare le proposte del sindaco e invece, a sorpresa, è toccato a loro chiedere al Comune un dietrofront sulle scelte seguite finora. Dietrofront che nella sostanza c'è stato o almeno è stato promesso, diventando la notizia del giorno: «Viale Marconi tornerà a tre corsie - ha detto Masci -, con una sola riservata ai mezzi pubblici in direzione nord mentre quella verso sud sarà promiscua, cioè percorribile da bus (o filobus) e veicoli privati. Soluzione che consentirà di recuperare posti per la sosta per un totale di oltre 300 - questa la principale preoccupazione dei commercianti - e di riservare uno spazio anche alla ciclabile invocata dalla Fiab».
INDIETRO TUTTA
Per il sindaco un indietro tutta che avrà conseguenze per un verso o per l'altro a quattro mesi dal voto per le amministrative. La prima di ordine economico: come giustificare le spese sostenute per anni di progettazione e di lavori infiniti su viale Marconi a fronte del dietrofront annunciato? La seconda è tutta interna alla maggioranza: ai consiglieri della Lega presenti ieri al tavolo (Foschi, Pastore, Antonelli) si leggeva in faccia lo sconforto di chi per anni ha spinto per la soluzione delle tre corsie e solo adesso, con le elezioni alle porte, vede il "testardo" Masci condividere questa scelta. Per inciso, anche il forzista Fabrizio Rapposelli ha ribadito ieri la visione di un viale Marconi a tre corsie con viale D'Annunzio da sfruttare come parallela per la direzione inversa dei bus. La terza riguarda l'elettorato del commercio da sempre vicino al centrodestra: al sindaco basterà questa correzione in corsa per recuperare consensi?
Masci ha parlato di «riunione molto positiva» e ha giustificato il ripensamento: «Le condizioni sono cambiate: con il collaudo e con il nuovo codice della strada siamo oggi in grado di intervenire sulla viabilità di viale Marconi, cosa fino a ieri non consentita». Ha quindi ribadito che il peccato originale «è nel progetto del centrosinistra alla guida della passata amministrazione comunale» e ha aggiunto che «ogni scelta su viale Marconi è stata legata alla necessità di salvare i finanziamenti». Masci, e non solo lui, ha anche rivendicato le nuove strade realizzate dalla sua amministrazione a Portanuova: tre tratti della strada pendolo, via Croce e l'ex corridoio verde.
ALTA TENSIONE
Spiegazioni che non sono bastate a tacitare la protesta all'incontro di ieri. La riunione ha registrato momenti di alta tensione. Masci ha "espulso" dalla sala giunta un residente, Giuseppe, intervenuto a titolo personale. Poco prima un furioso Franco Pasetti aveva abbandonato i lavori parlando di «presa in giro». Il sindaco ha replicato con toni accesi alle critiche secondo lui strumentali (anche le associazioni hanno mostrato divergenze tra loro). La valutazione finale di Fabiana Tenerelli, presidente del comitato Salviamo viale Marconi, non è stata conciliante: «La riunione è stata una farsa. Il sindaco ci ha chiesto consigli su come modificare il progetto quando noi pensavamo di essere e stati convocati per ascoltare le sue proposte... Noi vogliamo già da domani il ripristino delle tre corsie e dei parcheggi per evitare il copllasso della via» ha chiosato Tenerelli. In sintonia con quest'ultima anche le associazioni di categoria, presenti con Riccardo Padovano (Confcommercio), Marina Dolci (Confesercenti), Luciano Di Lorito (Cna), Barbara Lunelli (Confartigianato): «Sentirei proporre oggi dal sindaco quanto chiediamo da cinque anni è sembrata una presa in giro. Comprendiamo la liturgia della politica, ma se hanno una proposta concreta, è ora che la tirino fuori» hanno detto.

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