Verso il rito abbreviato: si torna in aula a marzo in aprile potrebbe esserci la sentenza
TERAMO È più che scontata, anche se non è stata ancora presentata nessuna richiesta, la scelta del rito abbreviato da parte di tutti gli otto indagati a cui nell'udienza di ieri è stato annunciato una integrazione del capo di imputazione per quanto riguarda i viadotti di Cretara e Cerchiara. Per queste due opere, infatti, la Procura inizialmente aveva contestato solo l'inadempimento di contratti di pubbliche forniture e non l'attentato alla sicurezza dei trasporti. È ipotizzabile che già nella prossima udienza del 16 marzo in cui sono previste le requisitorie dei pm le difese possano presentare richieste di abbreviato. La successiva udienza è fissata per il 30 marzo con le arringhe delle difese. È ipotizzabile che un'altra udienza venga fissata ad aprile per la sentenza. Nel procedimento in corso davanti al gup Lorenzo Prudenzano sono state ammesse come parti civili le associazioni Codacons e Cittadinanza Attiva (rappresentate dall'avvocato Domenico Giordano) e il ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture. Inizialmente gli indagati erano dieci, poi in fase di avviso di chiusura delle indagini la Procura di Teramo ha chiesto l'archiviazione di alcune posizioni e della fattispecie delittuosa dell'abuso d'ufficio. Le accuse che sono rimaste in piedi per Toto e gli altri imputati sono quelle di attentato alla sicurezza dei trasporti e inadempimento di contratti di pubbliche forniture.