PESCARA È destinato ad aumentare il calvario degli automobilisti sull'A14 e dei cittadini sulla Statale Adriatica. Fonti investigative confermano che nei prossimi giorni scatteranno nuovi sequestri di barriere sui viadotti del tratto autostradale che attraversa le province di Pescara e Chieti. L'inchiesta quindi si sposta verso Sud, con altri restringimenti di carreggiate, disagi e code.
SÌ DEL MIT. La notizia è trapelata nel giorno in cui il Ministero dei Trasporti ha dato parere favorevole condizionato al ripristino della circolazione dei mezzi pesanti sul viadotto Cerrano dell'A14. È questo il contenuto della relazione dell'Ufficio ispettivo territoriale del Mit al concessionario Autostrade per l'Italia, Aspi, che ne ha fatto richiesta. La riapertura del ponte in ogni caso dovrà essere autorizzata dall'autorità giudiziaria, cioè dalla procura e dal Gip di Avellino.
LE CONDIZIONI. Dalle verifiche svolte dall'Istituto nazionale delle saldature e dalla modellazione della frana eseguita dall'Università di Roma La Sapienza, il Mit ritiene comunque necessario un sistema di monitoraggio dinamico sulle parti sensibili delle fondazioni e delle sottofondazioni del viadotto, in modo continuativo, attraverso sensori e rilievi topografici dei pali maggiormente sollecitati. In parole semplici il Mit condiziona il suo parere all'installazione di sensori. Autostrade per l'Italia dovrà poi definire un piano adeguato di gestione delle emergenze da attivare oltre determinate soglie di allerta, essenziali per l'uso in sicurezza dell'infrastruttura, che se superate, comporteranno la chiusura del viadotto.
DISTANZE E VELOCITÀ. Inoltre il Mit esprime parere favorevole purché vengano rispettati l'obbligo di interdistanza non inferiore ai 100 metri, il limite di velocità a 60Km/h e il divieto di sorpasso. La Direzione di Tronco di Pescara di Autostrade per l'Italia, preso atto del parere favorevole del Ministero, ha inviato ieri un riscontro allo stesso dicastero per informarlo che il sistema di monitoraggio tramite sensori è già attivo sul viadotto. È un sistema che prevede l'acquisizione h24 di dati, trasmessi da estensimetri, clinometri e sonde fisse installati sulla struttura. Il piano di emergenza viene quindi attivato al superamento di determinate soglie di attenzione. Nella missiva al Mit la Direzione di Tronco informa inoltre di aver dato avvio a un'ulteriore campagna di indagine con lo scopo di installare altri strumenti di misura dei movimenti del terreno anche questi richiesti dal ministero.
INCHIESTA TERAMANA. Ma non basta il sì del Mit per riaprire il Cerrano ai Tir: l'ultima parola spetta al gip di Avellino che conduce l'inchiesta madre alla quale se ne affianca un'altra aperta, lo scorso anno, dal pm teramano, Laura Colica, sui viadotti dell'A24 e A25, ed estesa anche a quelli dell'A14.Ma torniamo ad Aspi. «La Direzione di Tronco presenterà a stretto giro nuova istanza all'autorità giudiziaria per la rimozione del divieto di transito al traffico pesante sul viadotto, ferme restando le altre limitazioni in atto», si limita a dire a tal proposito il concessionario. Nell'attesa che il giudice avellinese decida sulla revoca del divieto, l'incubo code in A14 non dà tregua.CODA DI 5 KM. Alle 17 di ieri, infatti, c'erano cinque chilometri di coda, in direzione Nord, al casello di Città Sant'Angelo - Pescara Nord, un'uscita obbligatoria per i mezzi pesanti ai quali è interdetto il tratto di autostrada compreso tra Pescara Nord e Atri Pineto, sempre su disposizione del gip di Avellino. La situazione viene monitorata, senza sosta, dal Centro operativo autostradale (Coa) di Città Sant'Angelo.
I RIMBORSI RETROATTIVI. Per chi è rimasto incolonnato prima di Natale scattano intanto i rimborsi retroattivi. É Aspi a comunicarlo: «Gli automobilisti che nelle giornate del 20, 21, 22 e 23 dicembre 2019 sono transitati sull'A14, subendo significativi ritardi nei tempi di percorrenza, potranno richiedere il rimborso del pedaggio». In particolare, è possibile presentare la richiesta per i transiti avvenuti tra le ore 12 di venerdì 20 dicembre e le 24 di lunedì 23 dicembre 2019. Il rimborso - specifica la società Autostrada - sarà riferito al pedaggio corrisposto per la porzione di tratta percorsa tra Loreto e Val di Sangro verso Pescara e pari al 100% dell'importo (la somma è di 13 euro e 40 centesimi, ndr) se il transito è avvenuto nelle fasce orarie in cui la velocità media registrata dai sensori presenti su strada è stata inferiore ai 50 km/h o del 50% se inferiore a 60 km/h.
COME FARE. La richiesta di rimborso - conclude la nota della concessionaria - potrà essere inviata alla casella di posta elettronica
Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.. Gli utenti che hanno pagato con contanti dovranno allegare alla richiesta di rimborso la ricevuta che attesti il pagamento ed indicare il numero di targa del veicolo. Per i pedaggi corrisposti con Telepass o carte è sufficiente comunicare il numero del titolo. Il rimborso verrà disposto tramite bonifico bancario.Ma si tratta di cifre basse che non tengono conto del disagio, lo stress, gli appuntamenti saltati, le coincidenze perse e le feste di Natale diventate un incubo.