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Data: 24/01/2020
Testata Giornalistica: IL MESSAGGERO

Viabilità al collasso. La Procura apre uno spiraglio. I nuovi accertamenti dell’Aspi potrebbero convincere le toghe di Avellino. Intanto cresce la protesta: domenica di manifestazioni in strada a Silvi

L'AQUILA La Procura di Avellino sarebbe disponibile all'interlocuzione con Autostrade per l'Italia, in una sede istituzionale, come potrebbe essere la Prefettura. Lo ha detto ieri l'ex governatore, oggi senatore del Pd, Luciano D'Alfonso, che ha fornito all'attuale presidente di Regione, Marco Marsilio, prova di tale disponibilità. La ricerca di un «fatto nuovo» che eviti un ulteriore diniego a una prossima istanza di normalizzazione, è stata evocata nel corso del vertice convocato dallo stesso Marsilio ieri a Pescara, a cui hanno partecipato i prefetti di Pescara e Teramo, amministratori, istituzioni, Protezione civile, Anas, Rfi, Aspi, tecnici, parlamentari. Una riunione per tentare di focalizzare possibili soluzioni al drammatico blocco della viabilità causato dall'interdizione del viadotto Cerrano, sull'A14, ai mezzi pesanti, dirottati sulla statale 16, ormai al collasso.

CONFRONTO Il «fatto nuovo» dalfonsiano potrebbe venir fuori proprio da un confronto istituzionale che permetta di arrivare a una sorta di accordo sulle misure da adottare per liberare la regione. Nel frattempo, però, un percorso già tracciato c'è. «E' stata una riunione utile ha detto Marsilio alla fine C'è una emergenza importante da affrontare facendo capire al governo nazionale quale è il suo livello. Ci siamo sentiti di nuovo con il Ministro (Paola De Micheli, ndr), ci ha garantito un percorso, che qui Aspi ha confermato, con cui La Sapienza di Roma certificherà la validità del piano di emergenza e la solidità delle strutture del Cerrano. In questo modo Autostrade per l'Italia pensa di poter ottenere dalla Procura di Avellino, all'inizio della prossima settimana, un accoglimento dell'istanza di dissequestro. Non dovesse accadere, sono pronto a chiedere lo Stato di emergenza: per noi una chiusura a tempo indeterminato del viadotto Cerrano sarebbe come il crollo del ponte Morandi, come Genova. L'Abruzzo sarebbe tagliato in due e taglierebbe in due l'Italia».

CONSEGNA Il piano sarà oggetto di un nuovo confronto, oggi, tra Aspi e Placido Migliorino, il dirigente Mit che si occupa della vicenda. Poi lunedì sarà materialmente consegnato ad Avellino. L'altro fronte aperto è quello della statale 16, divenuta un inferno per le migliaia di tir che l'attraversano ogni giorno. Nel corso del vertice di ieri Autostrade per l'Italia, ma anche Anas, ha assicurato il supporto ai Comuni per la riparazione dei danni al manto stradale. Nel frattempo in Regione, ieri, è stata approvata, in commissione Territorio, a firma Dino Pepe (Pd), una risoluzione per «ottenere dal concessionario autostradale un legittimo risarcimento per tutte le attività economiche e commerciali danneggiate dal passaggio dei mezzi pesanti». A Silvi si parla di mancati incassi che sfiorano il 40 per cento, della possibilità che salti la tappa del Giro d'Italia nel prossimo mese di maggio e di ulteriori gravi ripercussioni che sono tutte ancora da quantificare. E' per questo che la rabbia monta inesorabilmente: domenica sarà una giornata clou per capire se il malcontento riuscirà a strutturarsi in una qualche maniera. Alle ore 10, consiglieri e cittadini, in piazza Marconi, per parlare dell'emergenza e di quali possono essere le iniziative da porre in atto; alle 16, assemblea dei Comitati di quartiere.

24 gennaio 2020 il messaggero


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