«Si rischia di vanificare un progetto che avrebbe dovuto essere già realizzato e consegnato entro questo mese». Le parole della consigliera Pd Stefania Catalano dimostrano come abbia colto tutti di sorpresa, in Comune, l'ipotesi suggerita dal dirigente Fabrizio Trisi di invertire il senso di marcia del Brt, Bus rapid transit, lungo viale Marconi, dove sono in corso di realizzazione le banchine alle corsie riservate, poste al centro della carreggiata, per la salita e la discesa dei passeggeri dal bus. Parliamo di un lungo tratto strategico del percorso che la città dedicherà al filobus per collegare Montesilvano al nuovo tribunale e alla zona di San Silvestro spiaggia, passando su strada parco e corso Vittorio Emanuele ovvero sulla bretella parallela individuata nell'area di risulta. Con l'obiettivo di arrivare successivamente fino all'Aeroporto e a Chieti passando per San Giovanni Teatino. Il Pd e il centrosinistra tutto hanno espresso perplessità ieri anche per voce dei consiglieri Piero Giampietro, Francesco Pagnanelli, Giovanni Di Iacovo e Mirko Frattarelli, concordi nel sollecitare un parere ai vertici Tua: «L'azienda di trasporto pubblico dovrebbe dire come la pensa sull'inversione di rotta. Sorprende - ha aggiunto Pagnanelli - che questa modifica si giustifichi solo con il recupero di qualche posto auto». «Si sconfessa una scelta fondata sullo studio dei flussi di transito in base ai quali il collegamento del filobus ha ragione di essere da nord verso sud» ha osservato Giampietro.
SPIAZZATI L'ipotesi di Trisi è emersa alla seduta congiunta delle commissioni Mobilità e Lavori pubblici. «Siamo caduti tutti dalle nuvole - ha commentato Armando Foschi, presidente leghista della commissione Mobilità - e abbiamo aggiornato la riunione a venerdì prossimo per capire qualcosa di più sulle ragioni di questa proposta. Finora si è sempre parlato di filobus da nord a sud e siamo perplessi, nel timore che l'inversione del senso di marcia possa snaturare la filosofia del progetto cui stiamo tutti lavorando da decenni» ha aggiunto Foschi.
L'assessore Luigi Albore Mascia si schermisce: «L'inversione del senso di marcia è una ipotesi sul tavolo, niente di più. Il vero aspetto rivoluzionario del progetto riguarda l'impianto semaforico di ultima generazione che legge i flussi di traffico e dà precedenza al mezzo pubblico». Lo stesso Mascia e Foschi hanno anche ben presente il progetto per collegare la parallela via Benedetto Croce fino alla rotatoria di piazza della Marina: l'arteria consentirebbe di alleggerire il traffico auto su viale Marconi in modo da realizzare corsie riservate ai bus addirittura nelle due direzioni di marcia. «L'intervento si finanzia con le risorse per il prolungamento dell'asse attrezzato fino al porto» ha commentato ancora l'assessore Albore Mascia. Ma i tempi si annunciano lunghi, dal momento che va tra l'altro definito un esproprio.
«SI PUO' FARE» In ultima battuta va registrata la posizione di Tua, tirata in ballo dal Pd, pure questa a suo modo sorprendente: «Viaggiare in un senso o nell'altro per noi cambia poco, l'importante è che il filobus abbia una corsia riservata utile a mantenere la necessaria velocità commerciale senza la quale il mezzo non sarebbe redditizio» dicono dal quartier generale di via Aterno. E aggiungono novità per la strada parco: «Il via libera del Mit al progetto è imminente. Oltre alla sistemazione delle pensiline e delle piattaforme ci è stato anche chiesto di ampliare i marciapiedi, motivo per cui, con Enel Sole, dovremo discutere dello spostamento dei lampioni».