Salvare il Natale dei commercianti di viale Marconi, facendo slittare la viabilità a quattro corsie a dopo le feste, e salvare il Natale degli esercenti della movida del centro, con orari più favorevoli all'incremento del business. L'amministrazione comunale si ritrova esposta su due fronti caldissimi uniti da uno stesso denominatore: ad alzare la voce sono i commercianti, categoria che storicamente costituisce la roccaforte dei voti di centrodestra. Una doppia collisione che rischia di costare caro alla giunta Masci e questo spiega la mobilitazione di vari consiglieri comunali, in questi giorni un po' tutti con l'elmetto da pompiere in testa, per cercare di ricomporre gli strappi di qua e di là.
Sul tema della mobilità il tavolo politico dell'altra sera è servito a fare chiarezza, ma fino a un certo punto: tutti i partiti della coalizione alla guida della città hanno difeso il progetto di viale Marconi a quattro corsie - due per i bus e due per le auto - rimandando però l'attivazione della nuova viabilità a dopo le feste, nel timore di barricate e perdita di consensi. Masci ha concesso una pausa di riflessione - serviranno altre settimane per completare i lavori e questo agevola il rinvio - ma ha anche chiarito che sul progetto non si torna indietro. Il capogruppo leghista Vincenzo D'Incecco ha riassunto in una nota l'auspicato punto di mediazione: «La riunione richiesta dalla Lega ha portato a un confronto proficuo e costruttivo sul tema di via Marconi - ha scritto -. Il sindaco ha manifestato la volontà di riflettere sulle proposte avanzate dalla Lega circa l'opportunità di usufruire temporaneamente della corsia lato monti - che sarà quella riservata per gli autobus - come parcheggi, nell'attesa che vengano realizzate le altre aree di sosta definitive. Noi abbiamo ereditato un progetto a tre corsie dalla precedente amministrazione e siamo tutti favorevoli al nuovo progetto, ma riconosciamo la necessità di dover garantire dei parcheggi per permettere alle attività commerciali della zona di poter attrarre clientela. Per questo apprezziamo l'apertura del primo cittadino alla riflessione sul tema».
IL COMITATO La risposta dei commercianti si conoscerà a breve. Oggi alle 11 davanti al Lidl di viale Marconi si riunisce il comitato Salviamo Viale Marconi e la presidente Fabiana Tenerelli ha anticipato l'intenzione di avviare azioni legali nei confronti del Comune se il sindaco non andrà incontro alle istanze di commercianti e residenti stressati da lunghi mesi ovvero anni di cantiere con incassi azzerati o impoveriti. E a quanto pare, l'esito del tavolo politico dell'altra sera non sembra andare in questa direzione.
LA MOVIDA Sul fronte della vita notturna, lo stesso D'Incecco a nome della Lega assicura di aver «recepito la volontà di voler diversificare le aperture e le chiusure dei locali a seconda della vocazione di ciascuno in modo da creare una mobilità della movida permettendo ai pescaresi e a coloro che raggiungono il capoluogo adriatico di usufruire dei servizi dell'intrattenimento senza far implodere delle zone a causa di eccessivi rumori a danno dei residenti». Tema, questo, che non è stato affrontato l'altra sera ma è comunque prioritario, dopo la dura presa di posizione - anche qui - da parte delle associazioni di categoria e dei titolari delle attività: quelli che la scorsa estate si erano detti disponibili a concedere maggiore tranquillità ai residenti che soprattutto d'inverno rivendicano il diritto al riposo, tornano a invocare orari prolungati almeno nel fine settimana. Il primo passo lo fa Fratelli d'Italia, guardando sia alla movida che ai locali della riviera. Dice Guerino Testa, consigliere regionale: «Proponiamo di adibire la strada parco a parcheggio e di prolungare di un'ora l'orario di attività della movida dall'8 dicembre al 6 gennaio, anche per evitare disparità tra locali di diverse zone. Del resto l'indagine Arta sui decibel, non dimostra una relazione tra i rumori molesti e l'apertura dei locali». Parola al sindaco Masci.