Data: 20/01/2021
Testata Giornalistica: IL CENTRO |
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Via libera alla filovia: anche Pescara in corsa per i fondi dello Stato Approvato in Giunta il nuovo piano urbano della mobilità sostenibile Stop allo smog: spazio a biciclette, monopattini e percorsi ciclopedonali
PESCARA L'ampliamento del progetto della filovia su tre assi per collegare Pescara a San Giovanni Teatino e San Silvestro oltre che a Montesilvano e il potenziamento del sistema della micromobilità. Sono queste le due grandi direttrici che caratterizzano il nuovo Piano urbano della mobilità sostenibile. La Giunta ha approvato ieri l'aggiornamento del documento adottato dal Comune nel 2017. Comincia adesso la fase di ascolto e di confronto, con cittadini e portatori di interesse, che durerà 30 giorni e che porterà lo strumento di programmazione all'approvazione definitiva in Consiglio comunale entro maggio. «Il Piano urbano della mobilità sostenibile è uno strumento di pianificazione, a medio-lungo termine che ha l'obiettivo di riunire tutto quel grande mondo di progetti e iniziative in atto e da attuare sul territorio comunale», commenta l'assessore alla Mobilità Luigi Albore Mascia.
REVISIONI CONTINUE. È un documento vivo, rinnovato ogni 10 anni, ogni 5 sottoposto a verifica e aggiornato ogni due. «Il piano adottato è stato aggiornato con i principali indicatori di mobilità, da cui si desumono le caratteristiche della città: tra tutti, lo spostamento di massa. Un esame globale di alcuni dati, risalenti al periodo precedente l'emergenza sanitaria, ci fornisce delle linee di azione: ogni giorno si spostano a Pescara per motivi di studio o di lavoro 52.548 abitanti dei 119.329 che vi risiedono (44 per cento). Di questi 12.256 si recano fuori del territorio comunale (23 per cento).Quanto all'attuale carico delle linee urbane di trasporto pubblico, secondo i dati forniti dalla Tua, il traffico totale in arrivo al capolinea di Pescara Centrale in un giorno feriale tipo è pari a 4.625 passeggeri, mentre quello in partenza è di 5.806 passeggeri. Il rapporto di scambio giornaliero ci dice che il 56 per cento del flusso è in direzione ovest, il 33 per cento in direzione nord e solo l'11 per cento in direzione sud. Va dunque potenziato il sistema di collegamento delle aree nord-occidentali. Oggi il trasporto pubblico è poco appetibile anche in ragione della scarsa velocità commerciale, stimata in 16,67 chilometri orari.
17 KM DI FILOVIA. L'aggiornamento del piano include il progetto del "bus rapid transit", il sistema di trasporto rapido del primo lotto che partirà da Montesilvano e arriverà fino al tribunale, ma anche i due nuovi lotti, da 10,6 km, per i quali l'amministrazione ha richiesto nei giorni scorsi un finanziamento da oltre 61 milioni di euro al ministero dei Trasporti e che prevedono l'allungamento del percorso filoviario fino a 17 km, arrivando a San Silvestro a sud e a San Giovanni Teatino ad ovest, «superando l'aeroporto», aggiunge Albore Mascia, «e creando le condizioni dell'area metropolitana. L'obiettivo a lungo termine è di mettere in connessione Pescara, Montesilvano, Città Sant'Angelo, Silvi, Francavilla e arrivare fino a Chieti scalo e dare vita a un'area vasta, che va oltre la Nuova Pescara».
MOBILITÀ LEGGERA La seconda direttrice su cui si fonda il piano è quella della mobilità alternativa, per ridurre l'inquinamento e favorire l'uso di mezzi di trasporto veloci e leggeri. Si innestano qui il potenziamento dei percorsi ciclopedonali, le realizzazioni di ciclostazioni e degli ecomobility point, (isole videosorvegliate, dotate di wi-fi, dove poter ricaricare i mezzi elettrici) e la dotazione di monopattini e bici a pedalata assistita o muscolari.«Dobbiamo fare in modo che chi arriva a Pescara lasci la macchina in una postazione, per utilizzare mezzi pubblici, biciclette, monopattini di proprietà o in sharing», dice ancora l'assessore. «L'obiettivo è di liberare la città da inquinamento e da autoveicoli con motori a combustione fossile e di creare un sistema di intermodalità che renderà Pescara città smart. Il Pums fotografa l'esistente, ma ci proietta in un orizzonte di 10 anni».
FINANZIAMENTI L'adozione in Giunta delle varianti consente al Comune di avere uno strumento normativo per accedere da subito, anche prima dell'approvazione in Consiglio, a bandi di natura statale o europea. «Molti dei progetti che sono compresi nel piano», chiarisce l'assessore «non peseranno neanche per un euro sulle casse dell'amministrazione: sono e saranno frutto della partecipazione a bandi statali ed europei e il passaporto per accedere a queste opportunità è proprio dato dal Pums».
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