«Via i tir da Silvi, devono essere dirottati gratuitamente sull’A24 facendoli transitare per il traforo del Gran Sasso». È la proposta lanciata dai consiglieri di opposizione di centrosinistra per superare il problema del traffico dei mezzi pesanti sulla statale Adriatica in seguito alla chiusura del viadotto Cerrano sull’A14. «Le autostrade», si legge in una nota di Giovanni Rocchio e Vito Partipilo, «non possono scaricare il problema della circolazione dei mezzi pesanti solo sul nostro Comune. Una delle soluzioni che abbiamo prospettato con una lettera all’attenzione del ministero delle Infrastrutture, è che i Tir dovranno uscire non a Città Sant’ Angelo o Atri-Pineto bensì dovranno percorrere l’A24 e rientrare a Teramo. Sono molti chilometri in più (circa 170, ndr) da percorrere ma almeno Silvi sarà salva». In sostanza i mezzi provenienti da nord dovrebbero uscire al casello di Giulianova- Teramo, percorrere la A24 fino all’innesto con la A25 e dì li raggiungere Pescara Ovest; i mezzi provenienti da sud farebbero il percorso inverso. La nota prosegue: «In tema di sicurezza chiediamo subito l’installazione centraline sul territorio per il rilevamento dell’inquinamento atmosferico che dallo scorso 19 dicembre non sono ancora state previste, senza questo atto e conseguente verifica dei dati circa la presenza di polveri sottili, il Comune avrà le mani legate per emettere l’ordinanza di divieto di transito tir diretta alla salvaguardia della salute pubblica. E solo così Autostrade potrà valutare il problema che insiste sulla nostra città» . I consiglieri di centrosinistra hanno depositato sul tema traffico una mozione urgente che verrà discussa nel consiglio comunale di domani. Sull’argomento è arrivato ieri anche una nota da parte del primo cittadino Andrea Scordella: «Attendiamo la decisione che il magistrato della Procura di Avellino emetterà, presumibilmente mercoledì prossimo, sulle tre istanze prodotte da Autostrade per il dissequestro e la revoca dell’interdizione del transito ai mezzi pesanti sul ponte Cerrano. Nel frattempo la polizia locale, la polizia stradale e i carabinieri hanno intensificato la loro azione di vigilanza e controllo su tutto il tratto cittadino della ss 16. Gli impianti semaforici rimarranno funzionanti, compresi i sistemi di video controllo, per tre buoni motivi: il primo per spezzare la velocità dei mezzi in transito, il secondo per garantire un regolare deflusso del traffico proveniente dal lungomare e il terzo per facilitare l’attraversamento pedonale».