Data: 08/12/2021
Testata Giornalistica: IL CENTRO |
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Vertenze lavoro in Abruzzo: «Ora intervenga la Regione» Ieri Cgil e Uil mobilitati davanti all'emiciclo. La Cisl dissente: un errore lo scontro
GUARDA I SERVIZI: RAI TGR ABRUZZO - RETE8 - LAQTV L'AQUILA Riflettori accesi sulle problematiche che investono l'Abruzzo: dalle crisi industriali alla mancanza di lavoro, dal precariato agli effetti economici, sanitari e sociali legati alla pandemia. Cgil e Uil, ieri, sono scese in piazza, all'Aquila, davanti all'Emiciclo per riaffermare la "Centralità del lavoro nelle scelte del Paese e nel futuro dell'Abruzzo". Grande assente la Cisl, che si è dissociata dalla manifestazione: «Un errore radicalizzare il conflitto con il Governo, c'è bisogno di responsabilità, dialogo e confronto», le parole del segretario regionale della Cisl, Leo Malandra.
MOBILITAZIONE NAZIONALEIl sit-in di protesta, a cui ha preso parte anche il consigliere regionale Pd, Pierpaolo Pietrucci, si è inserito nella giornata di mobilitazione proclamata, a livello nazionale, in vista dello sciopero del 16 dicembre per contrastare l'azione del Governo su pensioni, fisco, lavoro, sviluppo e sociale e per migliorare la legge di bilancio in discussione in Parlamento. «Abbiamo voluto portare davanti al Consiglio regionale, le nostre rivendicazioni sui temi del lavoro, del fisco, della previdenza, del precariato», ha sottolineato nel suo intervento il segretario regionale Uil Abruzzo, Michele Lombardo, «vogliamo batterci sul piano nazionale e regionale per riaffermare princìpi e diritti fondamentali. Lo sciopero generale servirà a rendere ancora più incisiva la mobilitazione che stiamo portando avanti per ottenere risultati tangibili».
LA SPACCATURA«A seguito della decisione di Cgil e Uil di proclamare lo sciopero generale per il giorno 16 dicembre, senza tener conto del parere contrario, e della conseguente non adesione della Cisl nazionale, ritiene siano venute meno tutte le condizioni per svolgere ogni tipo di iniziative e manifestazioni unitarie e su temi nazionali», la nota diramata da Malandra, «pertanto, in piena condivisione con la linea nazionale della Cisl, abbiamo deciso di annullare la nostra partecipazione alla manifestazione». Una retromarcia su cui Lombardo si è pronunciato in questi termini: «Cgil e Uil stanno rispettando la piattaforma presentata al Governo qualche mese fa: vogliamo che quella piattaforma sia tenuta in debito conto. In assenza di un'intesa con il Governo, si andrà allo sciopero generale: un percorso sindacale lineare. La Cisl ha preso un'altra strada».
SERVE LAVOROLe politiche del lavoro, la necessità di creare nuova occupazione, la crescita economica le riflessioni portate sul palco dalla Cgil. «Non c'è da sorprendersi per la proclamazione dello sciopero generale: abbiamo avanzato delle proposte ben precise, ma le risposte sono state insoddisfacenti», ha detto Roberto Ghiselli, segretario confederale Cgil nazionale chiudendo gli interventi, «chiediamo al Governo misure concrete per ridurre le tasse in busta paga, per consentire alle persone di andare in pensione a condizioni diverse da quota 100, per creare lavoro di qualità contro il precariato. Queste sono le ragioni che hanno caratterizzato le piattaforme unitarie e su cui andrà avanti la lotta».«Siamo in piazza perché in questa legge finanziaria non c'è nulla per quanto riguarda il lavoro, e in Abruzzo abbiamo un forte problema legato al precariato e al rischio di desertificazione del territorio», ha sottolineato Carmine Ranieri, segretario generale Cgil Abruzzo, «c'è, poi, la riforma del fisco, con pochi benefìci per i redditi bassi che scattano, invece, per i redditi medi e alti. In questa fase complicata, con l'inflazione che sta crescendo, bisogna pensare innanzitutto a coloro che guadagnano di meno, ai precari, ai giovani e alle donne».
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