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Data: 27/01/2023
Testata Giornalistica: IL QUOTIDIANO DEL MOLISE
    IL QUOTIDIANO DEL MOLISE

Vertenza Atm, il deputato Soumahoro presenta un’interrogazione in commissione Lavoro

L’esponente del gruppo Misto, ma eletto con Verdi e Sinistra Italiana, è il primo firmatario dell’atto che il collega Pastorino (+Europa) ha illustrato al sottosegretario al Lavoro, Durigon, il quale ha assicurato che “il ministero manterrà alta l’attenzione sulla vicenda nel pieno rispetto delle amministrazioni coinvolte e dei diritti dei lavoratori” L'interrogazione in Commissione e la risposta del Governo (guarda)


Il deputato del gruppo Misto, ma eletto con Verdi e Sinistra Italiana, Aboubakar Soumahoro, è stato il primo firmatario dell’interrogazione sulla vertenza Atm che è stata presentata in commissione Lavoro dal collega, Luca Pastorino (+Europa e sindaco di Bogliasco, in Liguria), al ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Marina Elvira Calderone. A rispondere, per il governo, è stato il sottosegretario al Lavoro della Lega, Claudio Durigon, che ha assicurato che “il ministero in questione manterrà alta l’attenzione sulla vicenda nel pieno rispetto delle amministrazioni coinvolte e dei diritti dei lavoratori”. I due onorevoli interroganti, nel loro atto, hanno premesso che “da circa un decennio la società Atm S.p.A., operante net trasporto pubblico locale della regione Molise, è in sistematico ritardo, anche accumulando diversi mesi, nel pagamento della retribuzione mensile ai propri dipendenti, causando così pesantissime difficoltà alle maestranze e alle loro famiglie ormai allo stremo; da ultimo i ripetuti ritardi hanno prodotto la mancata retribuzione dei lavoratori nei mesi di ottobre, novembre e dicembre 2022, in aggiunta non è stata erogata la tredicesima mensilità, condannando i dipendenti a un periodo natalizio ben lontano dall’armonia delle festività”. Inoltre, “il 12 gennaio 2023 – hanno ricordato – si è svolto un presidio, ampiamente partecipato, del personale dipendente e organizzazioni sindacali dinanzi al palazzo della giunta regionale, per denunciare la gravissima situazione e chiedere alla regione, quale ente affidante i servizi pubblici in questione, di attuare un intervento di carattere sostitutivo nel pagamento degli stipendi dei lavoratori, così come consentito dal codice degli appalti; in tale occasione, l’assessore ai trasporti avrebbe confermato l’intento regionale di sostituirsi alla ditta inadempiente ed erogare la retribuzione a tutti coloro che ne abbiano fatto domanda, precisando che saranno pagati al termine degli adempimenti burocratici e domandando di non sovrapporre diverse procedure, nello specifico richiesta di decreti ingiuntivi, in quanto in tali casi diventa più difficile poiché la norma non ha per nulla chiarito cosa accade a coloro i quali hanno attivato due procedure”.

Tutto considerato, “i ritardi nel pagamento, oltre ad essere un atto inammissibile, sono ancor più ingiustificati dal fatto che sembra esservi un regolare versamento mensile del compenso derivante dal contratto di servizio pubblico in essere da parte della regione; nel continuo rimpallo di responsabilità fra regione e azienda, che dai suo canto minaccia querele sostenendo di essere nel giusto, a perdere sono sempre i lavoratori a cui non è data alcuna certezza e sono ormai in difficoltà non solo nel fare rifornimento per andare al lavoro ma anche nell’acquistare beni di prima necessità come cibo e medicinali”. Allo stato attuale, “all’approssimarsi dell’erogazione della mensilità di gennaio 2023 sembra non essere ancora stato individuato un percorso certo per assicurare il pagamento delle retribuzioni dovute e correnti a tutti lavoratori che continuano a garantire il servizio di trasporto pubblico”. Soumahoro e Pastorin hanno chiesto, dunque, se il ministero del Lavoro “sia a conoscenza della grave situazione esposta in premessa e quali iniziative adottare al fine di indicare un percorso certo per assicurare dignità e diritti ai lavoratori dell’Atm S.p.A. molisana, da troppo tempo vessati dall’inadempienza della ditta, garantendo loro il pagamento delle retribuzioni dovute e correnti”.


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