ROMA Spostamenti tra regioni ancora vietati fino al 15 gennaio, conferma del divieto di ospitare a casa più di due parenti o amici. Ma soprattutto, dopo il 7 e l'8 in giallo, il prossimo weekend, quello del 9 e del 10, in zona rossa.
Sono questi i pilastri con cui il governo ha intenzione di sorreggere il nuovo provvedimento ponte a cui ha iniziato a lavorare ieri nel corso del vertice convocato per fare un punto sull'emergenza Covid in vista della scadenza - il 6 gennaio - delle misure restrittive messe in campo per le festività. Un incontro a cui, oltre al premier Giuseppe Conte, hanno partecipato i capidelegazione della maggioranza, il ministro per gli Affari Regionali Francesco Boccia e alcuni componenti del Comitato tecnico scientifico. Cts che peraltro, proprio come la cabina di regia, si è riunito d'urgenza nella serata di ieri, proprio per fare delle prime valutazioni sulle proposte e sulla loro durata.
LE DATE Il testo allo studio resterebbe in vigore per una sola settimana, giusto il tempo necessario per traghettare la Penisola nei pochi giorni che passano tra la data di scadenza del decreto natalizio (giovedì prossimo, il 7, con il contestuale ritorno al sistema dei colori) e quella dell'ultimo Dpcm (il 15 gennaio). L'ipotesi, molto articolata e che avrebbe già ricevuto il benestare del Cts, parla di un provvedimento chirurgico che, assegnando la zona rossa al 9 e al 10 gennaio, segnerebbe l'ennesimo stop and go per gli italiani. La conferma nella notte, al termine del vertice, arriva dal ministro Speranza: «Valutiamo l'ipotesi per il prossimo fine settimana di applicare le misure da zona rossa per i festivi e prefestivi, con la salvaguardia dei Comuni più piccoli per gli spostamenti. Dopo aver raccolto i contributi dei presidenti domani (oggi, ndr) si tireranno le somme con il Governo». Inoltre, aggiunge il ministro, «stiamo facendo fare un approfondimento ai tecnici in modo da abbassare le soglie dell'Rt per accedere in zona rossa o arancione. Misura che incide sul modello della zonizzazione».
Al momento, solo il prossimo fine settimana sarebbe colorato di rosso sul calendario (con ristoranti e bar chiusi e spostamenti vietati), mentre giovedì 7 e venerdì 8 l'intero Paese tornerebbe in zona gialla. E lo stesso accadrebbe - almeno in alcune Regioni - l'11, 12, 13 e 14 gennaio. Una tregua alternata dettata dal fatto che le decisioni sulle fasce di rischio del ministero della Salute sono attese proprio per l'8 gennaio ed entrerebbero in vigore - come da prassi - solo il lunedì successivo: l'11 appunto, dopo il weekend passato in zona rossa ed in tempo per evitare che l'allentamento post-natalizio coinvolga territori ritenuti a rischio.
Oltre ai giorni in zona rossa - vale a dire per sole 48 ore, nonostante si stesse pensando anche ad una settimana continuata in arancione, dal 7 al 15 - il governo ha confermato il coprifuoco (tra le 22 e le ore 5) così come il divieto di ospitare a casa più di 2 parenti o amici (minori di 14 anni e persone non autosufficienti escluse) e lo spostamento tra regioni almeno sino al 15. Ovviamente confermati i divieti della zona rossa: abbassate le serrande di negozi, bar e ristoranti (consentito asporto fino alle ore 22 e consegne a domicilio). Consentiti solo spostamenti per necessità.