Data: 09/04/2021
Testata Giornalistica: IL CENTRO |
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Verna: «Speriamo ancora nella cabinovia» L'assessore comunale rilancia il collegamento con l'università: «Per noi è un'opera strategica»
TERAMO Rivoluzionare la mobilità cittadina, renderla più sostenibile, ecologica, moderna. È l'obiettivo dell'assessore del Comune di Teramo Maurizio Verna che ieri mattina, a margine della conferenza stampa in piazza Martiri organizzata per presentare i nuovi mezzi in dotazione alla Baltour, ha parlato della strada green intrapresa dall'amministrazione che contempla autobus a basso impatto ambientale, colonnine per la ricarica elettrica di auto e bici, corsie ciclabili, percorsi pedonali, nuovi marciapiedi. E anche la cabinovia verso l'università. Un progetto, questo, da oltre 11 milioni di euro «al quale credo con forza e che poteva essere già concreto se il centrodestra non lo avesse ucciso per finalità politiche» ha commentato Verna. «Grazie ai fondi Masterplan, oggi, la cabinovia sarebbe stata già cantierabile», ha detto l'assessore, « ma la battaglia politica ha fermato tutto, con uno sgambetto incomprensibile. Si è trattato di uno sfregio all'allora governo D'Alfonso che aveva promosso il Masterplan. A pagarne il conto sono stati i teramani, la città. Ma noi ci crediamo ancora e il progetto è stato inserito all'interno del Pums, il piano urbano di mobilità sostenibile: la riteniamo un'opera strategica per Teramo che andrebbe finalmente a riconnettere due zone, Colleparco e il centro città, scollate dopo la scelta sbagliata degli anni '80 di collocare l'università nell'attuale area creando una frattura non solo geografica ma anche economica e sociale. La cabinovia ci permetterà di ricucire questo strappo». A sostenere il progetto è anche l'UniTe che l'ha inserito all'interno di Ideate, il contenitore virtuale del Comune di Teramo volto a raccogliere idee di sviluppo territoriale da finanziare col Recovery Fund. E proprio da qui, ci si augura da più parti, potrebbero arrivare i fondi per la realizzazione. La cabinovia permetterebbe di coprire il tratto da piazza Garibaldi all'università in due minuti, trasportando fino a 1200 persone all'ora. L'impatto ambientale è stato valutato minimo, anche per via dell'assenza di piloni intermedi fra le due stazioni e l'inquinamento acustico sarebbe pari a zero. Permetterebbe, inoltre, di agevolare la mobilità fra la casa dello studente in costruzione lungo viale Crucioli, la sede universitaria e la ex mensa dove verranno realizzati impianti di ricerca e trasferimento tecnologico a vocazione agroalimentare. |
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