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Data: 24/03/2021
Testata Giornalistica: IL CENTRO
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Vaccini, l'Abruzzo accelera: «Fino a 12mila ogni giorno» Casinghini (Protezione civile): «Noi siamo pronti, ma aspettiamo nuovi rifornimenti»

PESCARA Fino a 12mila dosi al giorno per raggiungere l'immunità di gregge entro settembre. È questo l'obiettivo che si pone la Regione e che conferma Mauro Casinghini, direttore dell'Agenzia regionale di Protezione civile. «Abbiamo le potenzialità per farlo, come ha detto anche il presidente Marco Marsilio, ma le dosi che abbiamo sono ancora insufficienti».
POCHI VACCINI. Oggi scatta la fase 2 con le prime somministrazioni ai malati più gravi e ai disabili. L'Abruzzo attende nuove consegne di vaccini per incrementare il numero di inoculazioni giornaliere. «Sono previste a breve altre consegne di Pfizer, Moderna e AstraZeneca, ma stiamo parlando di numeri ancora modesti», dice Casinghini. «Sul milione di dosi Pfizer che il governo ha annunciato di distribuire a livello nazionale, non abbiamo ancora notizie ufficiali sulla ripartizione. Le dosi che arrivano sono ancora poche». Ma nel mese di aprile dovrebbe esserci un incremento delle dosi anche per l'Abruzzo.
LA LOGISTICA. Ai 7 hub, ossia ai centri vaccinali già allestiti dentro o nei pressi dei principali presidi ospedalieri provinciali, sarà affiancata una rete capillare di 109 punti territoriali che saranno attrezzati dentro palestre, palasport e altre strutture messe a disposizione dagli enti locali. Per raggiungere i paesi più isolati, la Protezione civile sta organizzando strutture mobili. «Utilizzeremo i camper per raggiungere i fragili che non possono spostarsi oppure quelle frazioni montane dove ci sono anziani che non possono andare al centro vaccinale», spiega Casinghini. «Le strutture mobili saranno composte da un camper con dei gazebo. È una cosa diversa dalle vaccinazioni a domicilio che saranno fatte dalle Asl e dai medici di base».
DOSI SOMMINISTRATE. Sono 180.701 le dosi finora somministrate. La percentuale di dosi somministrate rispetto a quelle complessivamente consegnate è dell'85,6%, rispetto ad una media italiana dell'82% circa. Su un totale di 268.330 vaccini richiesti dalle Asl, ne sono stati consegnati 211.000. Sono alcuni dei dati che l'assessore regionale alla Salute, Nicoletta Verì, ha illustrato ieri in Consiglio regionale. Del totale delle dosi già somministrate, 130mila circa riguardano la prima somministrazione e 50mila il richiamo. Tra coloro che risultano già vaccinati, 59.244 sono del personale sanitario, 21.068 del personale non sanitario, 7.162 ospiti di strutture residenziali. Per quanto riguarda gli over 80, hanno ricevuto la dose 62.627 persone, pari al 78% della popolazione target composta da 80.582 soggetti. Sul fronte scuole, tra personale docente e non docente, hanno ricevuto la prima dose 24.254 persone, cioè il 67% della popolazione target di 36.116 soggetti. Per la scuola le operazioni sono state completate alla Asl di Teramo, quasi completate a Pescara e si concluderanno sabato all'Aquila e il 31 marzo a Chieti. Sono 6.346 le dosi somministrate alle forze dell'ordine
OVER 80. Per gli over 80 le attività si concluderanno il 1° aprile a Teramo (prima e seconda dose), il 2 aprile a L'Aquila (prima dose), il 3 aprile a Pescara (prima dose) e il 30 aprile a Chieti (prima dose). «Più saremo capillari, più saremo svelti e raggiungeremo l'immunità di gregge», conclude Casinghini. «Dobbiamo fare in modo che siano i vaccini a raggiungere la gente e non viceversa».
CHI È IN ATTESA. Per chi non ha ancora ricevuto risposta alla manifestazione di interesse, l'assessore Verì suggerisce di «rivolgersi alla Asl e ai rispettivi Comuni e di stare tranquilli perché tutti saranno chiamati».
GLI OVER 70. Da venerdì, o al massimo dalla prossima settimana, potranno aderire alla campagna vaccinale anche gli over 70: prima le persone dai 79 ai 75 anni e poi a scendere per non creare sovraffollamenti sulla piattaforma. A seguire, si procederà con le altre categorie: 60-69 anni; persone con meno di 60 anni e "comorbidità" (presenza di patologie non equiparabili a quelle dei malati fragili); in coda, il resto della popolazione con età inferiore ai 60 anni. Ancora aperte le prenotazioni per coloro che fanno parte della prima fase: sanitari, forze dell'ordine e over 80.

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