Data: 05/10/2019
Testata Giornalistica: IL MESSAGGERO |
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«Una commissione d’inchiesta su Tua»
L’AQUILA Una commissione di inchiesta per valutare ciò che è accaduto nel comparto del trasporto pubblico abruzzese nell’ultimo quadriennio. La richiesta è stata formalizzata al governatore Marco Marsilio direttamente dal presidente di Tua Spa, Gianfranco Giuliante. Unvero e proprio atto d’accusa, in replica agli attacchi e alle polemiche che hanno fatto seguito al suo insediamento all’interno dell’azienda, che verte soprattutto sui conti, sui tagli e sulla necessità di far quadrare i bilanci. «Da quando mi sono insediato - dice Giuliante - ho ricevuto richieste e suggerimenti che avevano un unico coerente parametro: spendere. Comprare autobus senza contributi, assumere autisti, assumere meccanici, ampliare le fasce di esenzione, aumentare il numero delle corse, soprassedere alla chiusura di sedi. Ora, partendo dal dato incontrovertibile che il contributo per l’anno in corso avrà un abbattimento di 2,8 milioni di euro, mi domando sommessamente se è corretto tradurre queste richieste come un input a portare il bilancio in perdita per una decina di milioni ». Cosa che, evidenzia il presidente Tua, comporterebbe gravi ricadute su tutto il sistema, lavoratori inclusi. Giuliante non nega i problemi: «La flotta è obsoleta, manon lo è diventata negli ultimi cinque mesi; c’è necessità di nuovi autistimaanche di ristrutturazione delle corse e della turnistica; c’è necessità di porre mano al problema manutenzioni (è da decenni che si individua un vulnus di mala gestio, se ne è occupata anche la magistratura); sarebbe opportuno affrontare diversi problemi senza isterismi o facili soluzioni di spesa a gogo. Attacchi concentrici - dice Giuliante - su soluzioni in itinere che vedono convergere sindacati e imprenditori privati del trasporto, ognuno a salvaguardia del proprio zainetto, mentre dovrebbero e potrebbero essere oggetto di analisi più approfondite». La Tua si sta riorganizzando, dice Giuliante, ridisegnando un quadro teso ad abbattere i costi non più sostenibili e razionalizzando gli acquisti. «Per fare ciò c’è bisogno di tempo - dice il presidente -ma quello scelto non si presta ad escamotage dilatori. Entro sei mesi, se la pianificazione predisposta non avrà arrancamenti per la vischiosità del sistema, l’aria cambierà». |
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