ROMA - Ecco cosa prevede il decreto da 4,4 miliardi approvato dal governo per mitigare le conseguenze della guerra in Ucraina senza ricorrere allo scostamento di bilancio, senza cioè nuovo deficit, ma tassando una parte dei profitti dei produttori di energia e distribuendoli a famiglie e imprese. Si va dal taglio per un mese di 25 centesimi di euro al litro per benzina e gasolio alle bollette rateizzate fino a due anni per le imprese che beneficiano anche di nuovi crediti di imposta.
Ci sono poi sostegni per autotrasporto, agricoltura, pesca, turismo e 150 milioni per la decarbonizzazione dell’Ilva. Più Cassa integrazione. E si allarga il bonus sociale ad altre 1,2 milioni di famiglie, così che in «5,2 milioni pagheranno le bollette come l’estate scorsa», spiega il premier Draghi. Viene poi migliorato e rafforzato il Golden Power, il potere del governo per difendere le aziende strategiche da scalate ostili. Come pure l’azione del Garante per monitorare le speculazioni sui prezzi. Ecco cosa prevede il decreto più nel dettaglio.
Un taglio da 25 centesimi sulle accise della benzina e del gasolio fino alla fine di aprile. Lo sconto è stato coperto in parte (8,5 centesimi) con l’extragettito dell’Iva sui carburanti da 308 milioni incassato dallo Stato nell’ultimo trimestre del 2021: è la famosa regola dell’accisa mobile fissata in una legge del 2007. Per la restante parte, lo sconto alla pompa viene finanziato da un «prelievo straordinario sui profitti straordinari» dei produttori di energia, dice Draghi. Come spiega poi il ministro dell’Economia Daniele Franco si tratta di una tassa del 10% sul margine «fra operazioni attive a fini Iva e operazioni passive a fini Iva dell’ultimo semestre 2021 sull’anno prima».
Un milione e duecentomila famiglie in più entrano nella fascia protetta del bonus sociale e dunque usufruiranno di uno sconto sulle bollette di luce e gas. «Pagheranno come l’estate scorsa», dice Draghi. Oggi rientrano nel bonus 4 milioni di famiglie che hanno un Isee fino a 8.265 euro. Questo tetto viene alzato a 12 mila euro fino a fine anno, consentendo così a un totale di 5,2 milioni di famiglie di pagare meno. Fin qui il governo ha stanziato 15,5 miliardi per calmierare le bollette: 10 per le famiglie e 5,5 per le imprese. A favore poi dei lavoratori dipendenti che percepiscono dai loro datori di lavoro buoni benzina, come forma di welfare integrativo, la soglia esentasse di questi buoni viene alzata a 200 euro.
Bollette rateizzate fino a 24 mesi
Le imprese potranno pagare le bollette di maggio e giugno fino a 24 rate mensili. La Sace, società del Mef, garantirà con 9 miliardi la liquidità dei fornitori che rateizzeranno. Riconosciuti un credito di imposta sulle bollette di luce e gas del secondo trimestre alle imprese non energivore (12%) né gasivore (20%), a patto che l’incremento sul 2019 sia di almeno il 30%. Tutti i crediti di imposta, anche quelli già in vigore dall’1 marzo per le imprese energivore che vengono alzati del 5%, sono cedibili fino a tre volte alle banche. Sace garantirà poi fino al 90% dell’importo dei finanziamenti concessi dalle banche alle imprese energivore di interesse strategico fino al 31 dicembre.
Protezione speciale per il Cloud della Pa
Il governo mette sotto speciale protezione il Cloud della Pubblica Amministrazione. È lo sconfinato spazio web dove confluiranno tutti i dati di ministeri, enti locali, Asl, ospedali. Sulla realizzazione di questo Cloud pubblico, la Presidenza del Consiglio vigilerà grazie a una serie di poteri speciali (golden power) che ieri sono stati potenziati. I fornitori delle tecnologie passeranno ora sotto il severo esame di Palazzo Chigi. Dove è creato un Nucleo di valutazione e analisi strategica per applicare al meglio i poteri speciali, con 10 esperti della materia. Tutela rafforzata anche per le reti di comunicazione in 5G, che già dal 2019 sono considerate strategiche per la difesa e la sicurezza nazionale.
Mister Prezzi, rafforzati i poteri: multe a chi specula
Rafforzati i poteri del Garante contro le speculazioni sui prezzi. Le imprese avranno 10 giorni per motivare i rialzi prima di essere sanzionate da 500 a 5 mila euro. Maggiori poteri ispettivi anche per l’Arera, l’Authority dell’energia
che dovrà ricevere tutti i contratti di approvvigionamento del gas entro 15 giorni dalla sottoscrizione, per monitorare prezzi e condizioni così da colpire gli extraprofitti. Nel decreto è in forse la norma Giorgetti per il controllo delle esportazioni extra Ue di materie prime strategiche carenti: si sta verificando la compatibilità della misura con le norme Ue. Potrebbe restare l’obbligo di informare il governo dell’export, saltare la possibilità di bloccarlo.
Autotrasporto: scendono Iva e accise sui carburanti
Ridotte accise e Iva per 560 miloni sui carburanti per l’autotrasporto. Istituito un fondo di sostegno per il settore e introdotta una clausola di adeguamento dei contratti, se il gasolio sale di oltre il 2% rispetto alle rilevazioni del Mite. Altri interventi per 60 milioni: ridotti
i pedaggi, rafforzati Marebonus e Ferrobonus, sospeso il versamento dei contributi all’Authority. All’agricoltura e alla pesca viene riconosciuto un credito di imposta pari al 20% degli oneri su gasolio e benzina sostenuti nel primo trimestre, cedibile fino a 3 volte. Possibile rinegoziare o ristrutturare mutui agrari per un periodo di 25 anni. Alle strutture del turismo - inclusi terme, fiere, parchi - concesso un credito di imposta pari al 50% della seconda rata Imu del 2021.
Lavoro: più Cig ordinaria per chi è in difficoltà
Più settimane di Cassa integrazione ordinaria per quelle imprese che nel 2022 si trovano «a fronteggiare situazioni di particolare difficoltà economica» e che hanno esaurito il cosiddetto “contatore”. Hanno cioè già utilizzato le 24 settimane di Cig ordinaria in 5 anni, il limite di legge. Il governo stanzia 150 milioni. Viene poi esteso lo sconto contributivo triennale previsto nel 2020 per gli under 36 anche alle imprese che assumono lavoratori licenziati delle aziende in crisi negli ultimi sei mesi o impiegati in rami di azienda poi ceduti. Lo stesso sconto applicato dalla legge di bilancio 2022 alle imprese che assumevano personale di aziende dei tavoli di crisi Mise