NUOVI BUS. «A metà settembre», spiega Giuliante, «con la riapertura delle scuole ci ritroveremo con un flusso di persone che potenzialmente potrebbero utilizzare il trasporto pubblico locale, con un numero limitato di autobus. La capienza necessaria, ovviamente, non potrà essere garantita. Noi faremo la nostra parte perché sono previsti circa 150 autobus nuovi. Se però non si dovesse creare una sinergia tra noi, le scuole e i Comuni, i problemi saranno difficilmente risolvibili».

LETTERA AI COMUNI. Una soluzione secondo Giuliante può e deve essere trovata: per questo il presidente della Tua nei mesi scorsi ha scritto una lettera sia ai Comuni sia ai plessi scolastici con specifiche richieste. "Ai Comuni chiediamo soluzioni per velocizzare le corse della Tua", aggiunge Giuliante, "ovvero delle corsie preferenziali per evitare incolonnamenti nel traffico e la conseguente perdita di tempo. Noi siamo disposti anche a raddoppiare le corse nelle ore di punta, ma i Comuni appunto devono darci una mano. Alla scuola invece chiediamo di valutare la possibilità di prevedere di dividere le classi tra studenti che frequentino la lezione in aula e altri studenti che possano seguire in e-learning, ovviamente a rotazione, per limitare appunto l'afflusso negli autobus. Inoltre chiediamo alla scuola di poter allungare le lezioni fino al sabato». Quando le necessità saranno chiare, anche in base alle iniziative di scuole e Comuni, Tua potrebbe organizzarsi anche con le società esterne. «Abbiamo ancora a disposizione un numero importante di chilometri da esternalizzare», prosegue il presiedente della Tua, «per sopperire alle problematiche legate al grande afflusso. Stiamo interagendo con le istituzioni per tentare di prevenire i problemi».

INGRESSI SCAGLIONATI. Anche il presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, intervenuto nella convention di ieri, è conscio delle difficoltà per il trasporto pubblico in vista di settembre. «La situazione purtroppo è questa», evidenzia Marsilio, «la scuola sicuramente deve fare la propri parte, cercando di spalmare gli ingressi degli studenti per evitare che nelle ore di punta vadano tutti insieme a scuola o a lavoro. Gli autobus non possono più caricare il 100 per cento dei passeggeri, e non è sempre facile aumentare le corse nella stessa ora. Come Regione, stiamo facendo la nostra parte per potenziare il trasporto pubblico, ma il governo deve garantirci la copertura delle spese».

BILANCIO IN ATTIVO. All'incontro di Villa Paris, oltre ai problemi legati alla riapertura delle scuole, si è parlato anche del bilancio 2019 della Tua, che ha fatto registrare un utile di circa 90mila euro, un valore della produzione di oltre 124 milioni, oltre a un abbattimento dei costi rispetto all'anno precedente di 3,6 milioni di euro e la riduzione del costo del personale pari a 3,3 milioni di euro. Tutto ciò, come sottolineano i numeri, nonostante un'ulteriore riduzione della contribuzione pubblica di 2,7 milioni di euro rispetto all'anno precedente. Dal 2015 è stata registrata una riduzione della contribuzione di circa 14 milioni di euro l'anno. Sui presunti licenziamenti, poi, Giuliante precisa che «la Tua non ha tagliato alcun posto di lavoro, come qualcuno vuole far credere». Alla convention sono intervenuti anche il sottosegretario alla presidenza della giunta regionale, Umberto De Annuntiis, l'assessore regionale al Lavoro Piero Fioretti, il direttore generale della Tua, Maximilian Di Pasquale, oltre a vari esponenti regionali e provinciali come il consigliere regionale Antonio Di Gianvittorio e il vicepresidente della Provincia di Teramo, Alessandro Recchiuti, e i consiglieri comunali Angelo Marcone ed Enio Pavone.

ALTRI NUMERI. Tua ha assicurato l'anno scorso 32 milioni e mezzo di chilometri, di cui 31,6 su gomma e circa 1 milione su ferro. I servizi su gomma e su ferro sono stati assicurati da un parco di 878 bus e 11 treni. Negli ultimi sei mesi sono stati acquistati e immessi in esercizio altri 55 bus, mentre altri 45 entreranno in servizio entro fine anno. Tua ha 1.426 dipendenti.