Continue violazioni contrattuali, condotta antisindacale e procedure abnormi per avanzamenti parametrali del personale amministrativo e per nuove assunzioni di figure amministrative e dirigenziali, in aperto contrasto con le più volte richiamate restrizioni derivanti dal 'controllo analogo' cui è sottoposta la società regionale TUA.
A denunciarlo sono Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti e Faisa Cisal che sottolineano come "in assenza di qualsivoglia confronto, e in un contesto nel quale sono evidenti le carenze di personale soprattutto nel settore esercizio (autisti, macchinisti e capitreno) e nel settore manutentivo in conseguenza delle quali si stanno quotidianamente sopprimendo corse e servizi pubblici essenziali di trasporto su gomma e su ferro, continuino a proliferare selezioni interne per favorire avanzamenti parametrali di numerose figure amministrative; operazioni che peraltro - aggiungono i sindacati - vanno a sommarsi ad alcune assunzioni già effettuate e ad altre in corso d’opera di ulteriori figure amministrative e di personale dirigente".
Un affondo durissimo che chiama direttamente in causa la Giunta regionale.
I sindacati mettono nero su bianco le criticità, a partire dalla violazione del Ccnl Autoferrotranvieri e del Ccal: "Con una procedura del tutto inusuale - chiariscono - il 23 dicembre 2021 è stato pubblicato l’Ordine di servizio n. 629 con il quale a tutti i dipendenti in possesso dei requisiti previsti per la conduzione di autobus adibiti al pubblico servizio di linea, è stata data la possibilità di produrre istanza volontaria per essere inseriti nella rotazione dei turni assegnati agli Operatori di esercizio (profilo per il quale si accede notoriamente attraverso regolare selezione pubblica)". Dunque, "il 20 gennaio 2022 è stato pubblicato l’Ordine di servizio n. 36 con il quale l’azienda ha provveduto ad assegnare a due dipendenti, provenienti dal settore manutentivo, la qualifica di operatore di esercizio, peraltro attribuendo agli stessi il parametro 158 in aperta violazione di quanto espressamente previsto dal vigente CCNL che prevede l’acquisizione del parametro solo dopo l’espletamento di almeno 8 anni di guida effettiva. Si fa inoltre presente che violando i più elementari principi della trasparenza, non si conoscono i criteri di scelta con i quali siano stati individuati i suddetti lavoratori né tantomeno l’elenco del personale che avrebbe manifestato interesse all’operazione, producendo apposita istanza".
E ancora: a seguito della situazione pandemica da Covid e dello stato di emergenza proclamato dal Governo, in data 10 novembre 2020 è stato sottoscritto un verbale di accordo che, attraverso l'istituto del telelavoro, tendeva a ridurre i contatti interpersonali e la diffusione del contagio in alcuni settori aziendali e a precise condizioni. Ebbene, "in ragione del nuovo aggravamento della pandemia da Covid 19, e facendo seguito alla proroga dello stato di emergenza al 31 marzo 2022 e delle nuove norme previste dal Governo sullo smart working sia nel settore pubblico che in quello privato, le scriventi Segreterie Regionali hanno chiesto il ripristino immediato delle disposizioni di servizio già adottate dall'azienda nella prima fase pandemica e di quanto espressamente previsto dal verbale sindacale sottoscritto il 10 novembre 2020, auspicando un incontro sul tema. In data 18 gennaio 2022 e senza alcuna interlocuzione sindacale, l’azienda ha prodotto l’Ordine di servizio n. 23 con il quale ha disposto unilateralmente il ripristino dell’lstituto del Telelavoro come prestazione facoltativa, nel limite massimo autorizzabile di una giornata a settimana contravvenendo a quanto sancito dall’accordo iche invece prevedeva un limite massimo autorizzabile a tre giornate (due con rientro ed una senza rientro)".
Ma i sindacati si sono concentrati anche sulle selezioni interne per avanzamenti parametrali per complessive 14 figure amministrative e sulle nuove assunzioni di amministrativi e figure dirigenziali. "In assenza di qualsivoglia confronto e in un contesto nel quale sono evidenti le carenze di personale soprattutto nel settore esercizio (autisti, macchinisti e capitreno) e nel settore manutentivo, continuano a proliferare selezioni interne per favorire avanzamenti parametrali di numerose figure amministrative, operazioni che peraltro vanno a sommarsi ad alcune assunzioni già effettuate e ad altre in corso d’opera di ulteriori figure amministrative e di personale dirigente. Inoltre, risultano atteggiamenti aziendali in spregio a corrette relazioni industriali ed in violazione del condiviso protocollo siglato in data 25 gennaio 2017".
Ciò denota "inaccettabili ed evidenti abusi di potere da parte del Direttore Generale nonché atteggiamenti unilaterali e autoreferenziali che determinano la chiara violazione del CCNL, del CCAL e di accordi aziendali. Continuano difatti ad essere modificati i programmi di esercizio senza la corretta informativa prevista dal protocollo di cui trattasi. In particolare, si rileva il continuo disattendere delle previste procedure concertative da parte del responsabile dell’area metropolitana con modifiche unilaterali dei turni da un giorno all’altro senza preavviso alcuno".
Per questi motivi, i sindacati hanno inteso diffidare la TUA "dal proseguire con tali arroganti comportamenti" chiedendo l’intervento immediato della Regione Abruzzo in qualità di Ente preposto al controllo analogo della società in house.