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Data: 31/08/2019
Testata Giornalistica: IL MESSAGGERO
    IL MESSAGGERO

Tua chiude il distretto in città i sindacati: «È un altro scippo». Di Primio chiede un incontro a D’Annuntiis: «La Regione ci dica qual è la volontà politica»
TuPrima la direzione generale, ora la struttura del Tricalle: così la società abbandona Chieti

I sindacati e i lavoratori dicono no allo smantellamento della sede teatina di Tua in via dei Vestini: ieri il sindaco con il consigliere comunale Graziano Marino, ha ricevuto nel suo ufficio i rappresentanti delle organizzazioni sindacali Fit-Cisl e Faisa-Cisal e dei dipendenti della società di Trasporto Unico Abruzzese. Al centro dell'incontro l'annunciata chiusura, da parte dei vertici di Tua della sede teatina dell'azienda, decisione che sindacati e dipendenti denunciano essere un vero e proprio scippo ai danni della città che non apporterà alcun vantaggio economico. A tale proposito, i sindacati hanno annunciato una manifestazione che si svolgerà il 16 settembre. La vicenda nasce dalla risoluzione del contratto di affitto della sede, decisa nelle scorse settimane dal consiglio di amministrazione della società ti trasporti motivata dalla presenza di amianto e dall'assenza di impianti previsti per legge, carenze che il proprietario della struttura di via dei Peligni, Vincenzo Gallucci, ha sempre sostenuto di poter smentire documenti alla mano. Ieri Di Primio, dopo aver ricordato di avere già scritto al presidente della Regione, Marco Marsilio, auspicando un confronto con i vertici aziendali di Tua, ha annunciato un incontro con il sottosegretario alla Giunta regionale con delega ai Trasporti, Umberto D'Annuntiis entro la prossima settimana. «Al sottosegretario D'Annuntiis ha rimarcato il sindaco al termine della riunione - ho chiesto un incontro per capire i margini di una possibile trattativa ribadendo la piena disponibilità a verificare la possibilità di concedere in uso strutture comunali per preservare la sede teatina. Non si può smantellare il distretto di Chieti che conta circa 100 dipendenti di cui 40 solo sul capoluogo. Il trasferimento a Pescara della sede metterebbe in discussione una serie di garanzie. Inoltre - ha aggiunto Di Primio la sua soppressione non darebbe luogo a quei risparmi annunciati da Tua: basti pensare al fatto che gli autobus in partenza da Chieti per i centri limitrofi, con la rimessa altrove, dovrebbero percorrere più chilometri per raggiungere il capoluogo teatino per giunta senza passeggeri con un evidente aumento di spese per carburante e maggiore usura dei mezzi, aumentando, invece, inquinamento e intasamento della via Tiburtina. Come rimarcato dagli stessi rappresentanti sindacali, la soppressione della sede teatina avrebbe anche una ricaduta negativa in termini economici per la nostra città. La Regione ha concluso Di Primio ci dica, dunque, se vi è la volontà politica di lasciare su Chieti il distretto di Tua».


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