Non è sfuggita ai comitati che da anni lottano contro il filobus la visita della delegata del Ministero dei Trasporti, l'ingegnere Immacolata Paola Ventola, per un sopralluogo sulla strada parco da Montesilvano a Pescara. Gli esponenti del fronte del No al Filò hanno cercando di far valere le loro ragioni, evidenziando all'inviata del MIT le presunte criticità del tracciato. Ma l'ipotesi filobus full electric è sempre più vicina, come confermano il presidente di Tua, Gianfranco Giuliante, e il responsabile del Rup, l'ingegner Michele Valentini, presente giovedì al sopralluogo propedeutico allo sblocco del cantiere. Intanto, anticipa il presidente Giuliante, «in attesa dei tempi burocratici, potrebbero già circolare lungo il tracciato autobus elettrici».
LE CRITICITA' «Grave la criticità che insiste sul percorso promiscuo del filobus nell'accesso pericoloso in via Ugo Foscolo - scrive Ivano Angiolelli sulla pagina Facebook di Stradaparco Forever -. Per un lungo tratto iniziale addirittura privo di marciapiedi, con le abitazioni prospicienti i cui accessi principali affacciano direttamente sulla pubblica via». La commissione si è occupata anche del percorso extra strada parco su cui i mezzi elettrici dovrebbero passare per raggiungere il capolinea al Tribunale di Pescara, che nelle vicinanze dovrebbe accogliere un punto di carica breve. «Gli otto mezzi elettrici di circa 18 metri per i quali il Comune potrebbe ottenere un finanziamento, si alimentano lungo il tracciato e contemporaneamente si caricano, tanto da poter percorrere una distanza di 15 chilometri - spiega l'ingegner Valentini -. Di qui la necessità di una stazione di carica al capolinea del Tribunale, anche perché caricando adeguatamente le batterie i mezzi hanno longevità doppia».
LO SCONTRO La Regione ritiene dunque la filovia una tappa obbligata, sull'esempio di Verona e Rimini. Scelta che però i comitati del No non accettano. «Nel breve scambio di opinioni che l'ingegner Ventola mi ha cortesemente riservato, ho potuto cogliere - continua Angiolelli - l'indisponibilità assoluta all'ascolto delle ragioni dei cittadini in ordine all'impraticabilità del progetto nel suo complesso. C'è poi la resistenza di Confcommercio e dei residenti a consentire la realizzazione di corsie preferenziali bidirezionali su viale Marconi, a causa della perdita dei posti auto. Un dramma che sconvolge il sonno del centrodestra pescarese, noncurante delle criticità irrisolte che mettono a repentaglio il corretto impiego dei finanziamenti Cipe e l'improbabile autorizzazione al regolare esercizio dell'impianto, a rischio bocciatura nella fase dei collaudi. Quanto impiegherà il vettore Van Hool Exquicity 18 T per raggiungere il Tribunale dal Palacongressi di Montesilvano? A Rimini questi vettori sono costati 13 milioni 465 mila euro» chiosa Angiolelli. Ma a questi timori risponde il Rup, che precisa: «Il filobus è una scelta di mobilità urbana strategica, sarà una svolta per Pescara che, diversamente, rischia la paralisi dei mezzi pubblici, perché nel 2025 non potranno più circolare autobus a gasolio in città. Poi c'è da considerare il danno erariale che la Corte dei conti chiederebbe alla Regione per i soldi spesi per il tracciato».