Tua Spa annuncia l'assunzione di 140 dipendenti tra autisti, tecnici e ingegneri da qui al 2024 e i sindacati dei trasporti si mettono per traverso. Un caso che ha del clamoroso, come evidenziato ieri dal presidente di Tua, Gianfranco Giuliante, che al riguardo si è detto «basito». O più probabilmente si tratta di una vicenda che le parti raccontano ognuna secondo il proprio punto di vista ovvero non la raccontano tutta o la raccontano male.
La conferenza stampa di ieri è stata convocata da Giuliante proprio per ribattere alle contestazioni arrivate sabato scorso da Filt Cgil, Fit Cisl, Faisa Cisal e Uiltrasporti in ordine all'esclusione di 200 autisti interinali dal concorso bandito a gennaio: «E' riservato a candidati con meno di 29 anni ed esclude quanti abbiano già svolto mansioni di autista» è la forte critica dei sindacati che speravano e sperano ancora nella possibilità di stabilizzare quanti già hanno avuto una formazione professionale in Tua.
SCONTRO SULLE CARTE Prima ancora di replicare a parole, il presidente Giuliante ha risposto con le carte, mostrando cioè l'accordo a suo dire sottoscritto da azienda e sindacati lo scorso 30 giugno 2021 per procedere tanto alle assunzioni di nuovo personale da formare quanto al concorso per stabilizzare «con assunzione a tempo indeterminato» almeno una quarantina di interinali. Ad una sola condizione, ha chiarito il presidente: «Che venga sterilizzata per 36 mesi l'applicazione delle norme del contratto di secondo livello, fatte salve le condizioni previste dal contratto nazionale». Clausola che consentirebbe a Tua di sfruttare preziose agevolazioni fiscali, ma che i sindacati riconoscono solo per il primo bando e non per quello destinato agli interinali, di cui dicono tra l'altro di non essere a conoscenza. «Un bando, quest'ultimo, che siamo pronti a varare da subito ma che resta bloccato a causa di questo assurdo braccio di ferro da parte di sindacalisti che mi sembrano sessantottini in ritardo» ha esclamato Giuliante. Lo stesso presidente ha precisato che «l'utilizzo degli sgravi fiscali era già noto a giugno per i due concorsi» e ha quindi considerato che «il sacrificio dei futuri assunti si limiterebbe a tre anni, per poi godere appieno dei diritti e dei benefici stabiliti dal contratto. Gestiamo denaro pubblico - ha aggiunto il presidente di Tua - e allo sforzo per combattere la precarietà vogliamo unire la capacità di contenere i costi aziendali nella misura consentita dalla legge». Netta, tuttavia, su questo punto la chiusura dei sindacati, che a loro volta risponderanno in una conferenza stampa convocata per domani.
«FINANZE SOLIDE» Lo stesso numero uno di Tua, ieri affiancato dal vice presidente Antonio Prospero e sostenuto dal direttore generale Maxmilian Di Pasquale, ha anche smentito presunte difficoltà finanziarie dell'azienda: «Per il terzo anno di fila Tua chiude il bilancio in attivo ed ha saputo ridurre l'esposizione debitoria - ha dichiarato -. Aggiungo che abbiamo anticipato, con risorse interne per due milioni di euro, il trattamento di fine rapporto e il successivo trattamento pensionistico per 29 dipendenti in uscita, senza dover attendere lunghi mesi per l'espletamento di verifiche burocratiche sia da parte dell'Inps che delle banche». Una considerazione va però sottolineata: tra dipendenti andati in quiescenza e personale ancora inesperto e da formare in entrata, viene da chiedersi se gli autisti che vedremo a bordo dei bus avranno una preparazione adeguata a garantire la sicurezza dei passeggeri, soprattutto se il concorso per la conferma di interinali già professionalmente formati dovesse per qualche ragione slittare.