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Data: 14/04/2021
Testata Giornalistica: IL CENTRO

Treno veloce senza fondi Iezzi scrive ai parlamentari L'ex presidente del Parco Maiella: «Bisogna far valere le ragioni dell'Abruzzo» Chiesti interventi per rimettere in pista il progetto il cui costo è di 6,4 miliardi

SULMONA «Fate valere il progetto di velocizzazione della Pescara-Roma». A pochi giorni dall'esame da parte del governo dei progetti che rientrano nel piano nazionale di ripresa e resilienza Franco Iezzi, in qualità di presidente dell'associazione Ars scrive ai parlamentari abruzzesi e chiede di far valere con forza la necessità della realizzazione di un'opera di straordinaria importanza per l'Abruzzo, il Lazio e il sistema Paese. «L'associazione Ars, che presiedo, ha creato un video con il quale veniva sinteticamente rappresentata la situazione che si è determinata in merito all'inclusione del progetto di velocizzazione della tratta Pescara-Roma nel piano nazionale di ripresa e resilienza», ha spiegato Iezzi nella sua nota indirizzata ai parlamentari, «nei giorni successivi, il Senato e la Camera hanno approvato, al riguardo, le relazioni proposte dalle rispettive commissioni Bilancio. Nel Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr), prima versione, la linea ferroviaria viene sì indicata tra le opere da realizzare (nella seconda versione la tratta non viene nemmeno nominata) ma l'importo previsto, pari a 620 milioni in cinque anni (il costo totale dell'intera opera è di 6,4 miliardi), è del tutto irrisorio rispetto alle aspettative e agli impegni che erano stati assunti dai rappresentanti delle Istituzioni regionali e nazionali».Iezzi ha voluto rimarcare che «la vicenda non ha provocato alcuna presa di posizione da parte di tutti coloro che, in un modo o in un altro, hanno il compito di tutelare gli interessi della nostra regione. Ora, però, esiste la possibilità che vi si ponga rimedio. Nei prossimi giorni il governo Draghi prenderà in esame il contenuto delle risoluzioni approvate dal Parlamento e deciderà se apportare modifiche al Pnrr, accogliendo o meno le proposte in esso contenute. È auspicabile, oltre che doveroso, che in questa fase i parlamentari abruzzesi e la Regione facciano valere con forza la necessità della realizzazione di un'opera di straordinaria importanza per l'Abruzzo, il Lazio e il sistema Paese».Il presidente dell'associazione Ars, ex presidente del Parco nazionale della Maiella, ha inoltre ricordato ai senatori e agli onorevoli abruzzesi che «da informazioni raccolte da fonte affidabile, sembrerebbe che la ragione, per la quale è stato previsto un finanziamento di soli 620 milioni, risieda nel fatto che il Recovery Fund prescriva che i progetti candidabili debbano essere completati entro il 2026. Se questa motivazione venisse confermata, si è nella precisa condizione di dimostrare che tale scadenza potrà essere rispettata con la realizzazione di un progetto ben più importante di quello ipotizzato».

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