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Data: 17/12/2024
Testata Giornalistica: IL MESSAGGERO
    IL MESSAGGERO

Treno veloce per Pescara corsa inaugurale in ritardo ma si punta all'ora e mezza. Fermate cancellate, sindaci in rivolta Marsilio: «Un collegamento che servirà»

MOBILITÀ
SULMONA La prima non è stata buona come previsto, perché il treno diretto 4197 in partenza da Pescara alle 12:17 è arrivato all'Aquila con 15 minuti di ritardo. Due ore tonde tonde per collegare le due città più importanti d'Abruzzo, un quarto d'ora in più sulla tabella di marcia e più del collegamento su gomma. I tempi di percorrenza, però, ipotizza il commissario straordinario Vincenzo Macello, a bordo della corsa inaugurale insieme al presidente di Regione Marco Marsilio, potrebbero migliorare, fino a scendere ad un'ora e mezza o anche meno. Da risolvere c'è l'ingombro del binario, però, che è poi quello che ieri, per la prima, ha causato il ritardo, con un incrocio imprevisto a San Demetrio. Ma se il collegamento su ferro Pescara-L'Aquila vuole essere competitivo con quello su gomma, dovrà trovare e farsi spazio. Anche perché da giustificare c'è una spesa lievitata a 18 milioni di euro, serviti per ripristinare un binario di settecento metri all'altezza di Santa Rufina di Sulmona, la cosiddetta bretella di cui la politica si contende i meriti, ma che le aree interne guardano con grande sospetto e già tante lamentele.
I sindaci della Valle Subequana, ad esempio, hanno rovinato il buffet di inaugurazione ieri alla nuova stazione tra Sulmona e Pratola Peligna, chiedendo un incontro urgente alla Regione e a Trenitalia che, del nuovo orario e dei tagli ai servizi delle aree interne, con i sindaci non avevano proprio parlato. Il diretto 4197 inaugurato ieri in coppia con il ritorno (L'Aquila-Pescara) delle 19:17, non è infatti un treno aggiuntivo, ma sostitutivo. Per attivarlo, lamentano i sindaci dei Comuni subequani, sono stati soppressi i treni locali da Sulmona per L'Aquila delle 13:05 e dall'Aquila per Sulmona delle 19:05. «La decisione della Regione e Trenitalia di sopprimere le fermate nelle stazioni del territorio in favore di un collegamento diretto tra Pescara e L'Aquila non aiuta certamente i cittadini della Valle Subequana ad uscire dall'isolamento scrivono i sindaci di Acciano, Castel di Ieri, Castelvcchio Subequo, Fontecchio, Fagnano Alto, Gagliano Aterno, Goriano Sicoli, Molina Aterno e Tione degli Abruzzi -. Pertanto, i sindaci che si sono subito riuniti per affrontare la questione, hanno condiviso di esprimere la loro unanime contrarietà ad una decisione che aumenta il disagio della popolazione che vive nelle aree interne anziché accorciare le reali distanze dei territori».
ASSENZA
Contentissimo non è neanche il sindaco di Sulmona che aveva partecipato all'inaugurazione del cantiere due anni fa, ma che ieri a Santa Rufina non è andato neanche per un caffè. La prospettiva di utilizzare Santa Rufina come stazione di passaggio della linea Pescara-L'Aquila, infatti, indebolisce il servizio e il ruolo del capoluogo peligno, se non altro perché il collegamento tra le due stazioni (centrale e Santa Rufina) è affidato al momento ad una strada tortuosa e poco agevole e anche quando, il prossimo anno, sarà ultimato il sottopasso di collegamento con la provinciale 51, le due stazioni resteranno nei fatti strutture a sé stanti. Le ipotesi di collegamenti pedonali, al momento non sono né nei progetti né nella casse. «Sulmona non perde nulla commenta il presidente Marsilio anzi da oggi può contare una stazione in più come tutte le città più importanti. Le aree interne resteranno collegate con i normali treni, ma questa infrastruttura è necessaria per rendere sicuro e affidabile il collegamento tra le città di Pescara e L'Aquila». Chi lo utilizzerà si vedrà con il tempo: ieri per la prima, ospiti esclusi, c'erano una decina di passeggeri.

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