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Data: 12/08/2020
Testata Giornalistica: PRIMO NUMERO
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Treno Campobasso-Termoli, un disastro: linea bloccata a Matrice, decine di auto e bus in colonna sotto il sole per un’ora. Disagi e disservizi: sbarre abbassate in prossimità della stazione ferroviaria di Matrice.

Traffico in tilt sulla vecchia statale 87: tra i mezzi incolonnati anche un autobus della Sati. Intanto i sindacati accusano: "Collegamento flop". GUARDA I SERVIZI TRASMESSI DA RAI TGR MOLISE E TELEREGIONE MOLISE


Un disastro. In 48 ore, ossia il tempo in cui la tratta è stata riattivata. Forse un record.

passaggio a livello Matrice treno Campobasso Termoli

Il treno Campobasso-Termoli ‘colpisce’ ancora. Questa volta non vi raccontiamo l’ennesima odissea dei pendolari che viaggiano sul convoglio riattivato dopo 4 anni da soli due giorni (il 9 agosto, ndr) e che ‘riservat0’ viaggi indimenticabili (ritardi e disservizi hanno caratterizzato la tratta) sin dal debutto sulle rotaie. Ma ora il regionale riesce a far infuriare anche gli automobilisti o coloro che per motivi di lavoro oggi, intorno alle 14, stavano percorrendo la vecchia statale 87. Hanno trovato chiuso il passaggio a livello vicino al bivio di Matrice, in prossimità di una delle stazioni ferroviarie in cui il treno ferma. Hanno atteso qualche minuto, poi si sono resi conto che qualcosa non andava.

L’attesa è durata quasi un’ora sotto il sole cocente di questa afosa giornata di agosto. In poco tempo si è formata una lunga coda di auto e altri mezzi da loro. In fila pure un autobus della Sati diretto probabilmente in uno dei paesi della zona e che ha concluso la sua corsa con diverso ritardo.

Un pomeriggio da dimenticare insomma per chi è incappato in questa disavventura che ha provocato disagi e malumori. Del resto, la pazienza dei molisani che ogni giorno devono utilizzare infrastrutture molto carenti con qualsiasi mezzo si spostino (treno, autobus o macchina) è al limite.

Unica consolazione: per fortuna, in quei minuti convulsi, nessun mezzo di soccorso (un’ambulanza del 118 o i vigili del fuoco) doveva transitare in quel punto della vecchia statale 87.

passaggio a livello Matrice treno Campobasso Termoli

Mentre i sindacati parlano del “flop” del collegamento, oggi è stata un’altra giornata ‘no’ sulla tratta Campobasso-Termoli, per la cui riattivazione sono stati spesi 15 milioni di euro: il primo regionale del mattino, il 34795, ha totalizzato 51 minuti di ritardo su una percorrenza, lo ricordiamo, di poco meno di due ore. Poco meglio il corrispondente 34796 che si è fermato a “soli” 21 minuti, mentre molto peggio il treno di ora di pranzo: il 34797 è giunto a destino con un +68 sulla tabella di marcia.

Probabilmente tali disservizi non è riuscito ad accumularli in così poco tempo nemmeno il vituperato treno Campobasso-Roma, inserito da Legambiente tra i peggiori d’Italia.

“Non avremmo mai immaginato – scrivono i segretari di Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti – che la riapertura di una tratta ferroviaria peraltro ampiamente pubblicizzata e annunciata dalla stessa Regione (da più di un anno che si ipotizzava la riattivazione della Campobasso – Termoli) potesse determinare l’epilogo al quale stiamo assistendo in queste ore. Un epilogo che offende letteralmente questa Regione e gli stessi cittadini molisani i quali meriterebbero di essere trattati e rispettati al pari di coloro che risiedono in altre realtà regionali, realtà nelle quali un fatto così eclatante e clamoroso non sarebbe mai potuto accadere.

Evidentemente anche noi ci eravamo clamorosamente sbagliati, fidandoci ottimisticamente delle conferenze stampa e delle dichiarazioni roboanti rispetto agli importanti investimenti effettuati da RFI per riavviare la piena funzionalità della tratta.

L’entità dei ritardi (anche se per le corse serali di ieri, la situazione sembra essere migliorata) e la contestuale uniformità degli stessi su tutte le quattro corse programmate tra Campobasso e Termoli, sta a dimostrare la sussistenza di problematiche presumibilmente strutturali che attengono sia le condizioni della rete ferroviaria e delle infrastrutture, ma anche il materiale rotabile messo a disposizione da Trenitalia e che evidentemente poco si addice ad una tratta notoriamente impervia come quella che collega il capoluogo di regione con la costa adriatica”.


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