Data: 03/09/2023
Testata Giornalistica: IL CENTRO |
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Treni veloci Pescara-Roma D'Alfonso attacca Marsilio Il deputato del Pd: l'interramento del tracciato a San Giovanni Teatino è un bluff E mostra un documento del 2018 che lo proverebbe. Ma la Regione non replica
GUARDA IL SERVIZIO TRASMESSO DA RETE8 - GUARDA IL SERVIZIO TRASMESSO DA TVSEI - GUARDA IL SERVIZIO TRASMESSO DA LAQTV PESCARA Ne ha sempre rivendicato la primogenitura ma adesso il deputato del Pd, Luciano D'Alfonso, ex presidente della Regione, attacca il suo successore di Fratelli d'Italia, Marco Marsilio, sul terreno che era molto caro al primo ma viene oggi cavalcato dal secondo.Lo scontro politico scoppiato ieri mattina tra il centrosinistra e il centrodestra, che per ora ha deciso di non ribattere all'affondo, è la linea ferroviaria veloce tra Pescara e Roma. Un progetto di Rfi da 6 miliardi di euro, di fatto lievitati a 9 per gli aumenti dei costi del materiale, diventato per Marsilio il principale cavallo di battaglia da cavalcare per le elezioni regionali di marzo 2024.Ma sul suo percorso, l'attuale governatore ha trovato un rivale che, pur non essendo impegnato direttamente nella campagna per il voto alla Regione, ieri ha piazzato un ostacolo, anzi quattro, sui binari dell'alta velocità. Lo ha fatto in una conferenza stampa a Pescara dove, tra una stoccata ironica e un neologismo, ha smontato l'annunciato interramento di 540 metri di ferrovia nel tratto urbano di San Giovanni Teatino, tacciandolo come un'operazione elettorale, quindi propagandistica e pubblicitaria, per catturare consensi alle urne. Ma nella sostanza non realizzabile.Il deputato D'Alfonso ha infatti mostrato un documento del 2018 di cui è facilmente venuto in possesso in virtù di due circostanze sostanziali: all'epoca era presidente della Regione e sua, come si diceva poc'anzi, è la primogenitura dell'idea del raddoppio della Pescara-Roma. «Ben 61 mesi dopo il 14 luglio 2018, i fiduciari della Regione attuale, forse alla presenza del presidente, lo scorso 2 agosto hanno effettuato un sopralluogo per assumere l'impegno a verificare la possibilità dell'interramento del tracciato ferroviario all'altezza di San Giovanni Teatino», ha esordito il deputato dem che, subito dopo, ha piazzato i paletti sulla linea ferrata veloce. «Rfi nella sua persona giuridica, economica e tecnica ha già fatto l'approfondimento richiesto nuovamente. Nel luglio 2018 l'Ad di Rfi, Maurizio Gentile, moralmente vincolato alle ragioni dell'Abruzzo, aveva individuato quattro criticità rilevantissime da riconoscere, verificare e superare:1) Gli spazi alle imboccature del tracciato sotterraneo (che necessitano di pendenze ben precise).2) La presenza e la profondità di eventuali falde acquifere.3) Lo spostamento eventuale dei servizi e dei sottoservizi presenti nel sottosuolo e nel tracciato di interesse.4) Il dirottamento del traffico ferroviario durante i lavori di interramento».Secondo il deputato sia il sopralluogo sia il comunicato diffuso subito dopo con l'annuncio dell'intesa siglata con Rfi e il via libera ai passaggi successivi dell'iter amministrativo, sarebbero un bluff di parola in chiave elettorale. Tanto che D'Alfonso, ironizzando sulla strategia di Marsilio, ha infine svelato i vincitori dell'appalto facendo i nomi di due noti pubblicitari abruzzesi.
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