AVEZZANO Treno veloce e organici giudiziari: una settimana politica intensa per la città. Intanto c'è attesa per il consiglio comunale straordinario di domani fissato alle ore 10 e 45 sulla vicenda treno. Il presidente dell'assise Fabrizio Ridolfi ha optato per la seduta aperta: «L'intenzione di questa amministrazione ha detto - è quella di mantenere viva l'attenzione sulla vicenda, interessando rappresentanti di ogni livello politico, da quello regionale a quello nazionale. L'assise è stata voluta dai consiglieri di maggioranza e di minoranza perché il tema della certezza delle risorse, non solo per il tratto marsicano Avezzano - Tagliacozzo, ma anche per l'intero progetto da quasi 7 miliardi di euro, sta a cuore a tutti». Invitato a partecipare il presidente Marsilio, ma hanno già confermato la loro presenza Luciano D'Alfonso, Roberto Santangelo, Giulio Cesare Sottanelli, Massimo Verrecchia, Marianna Scoccia, i sindaci di Sulmona e di Tagliacozzo, Simone Angelosante, Giorgio Fedele, Michele Fina, i sindacati del settore trasporti e le associazioni di categoria Confindustria, Confesercenti, Confartigianato, Confagricoltura, Cna, Coldiretti, Cia e Ance. L'incontro sarà seguito da un altro appuntamento importante e strategico: il 21 febbraio è ancora confermata la presenza in città del Commissario straordinario Vincenzo Macello, assieme ai rappresentanti di Rfi. «Per quell'occasione - ha concluso il sindaco Di Pangrazio - saranno invitati tutti i sindaci nel tavolo di confronto allargato al Castello Orsini. Altro appuntamento fondamentale sarà quello con il Ministro alle infrastrutture Salvini, sul quale abbiamo chiesto supporto al sottosegretario Luigi D'Eramo». Ma Di Pangrazio ha annunciato un intervento anche sulla decisione del Tar dell'Aquila che ha accolto il ricorso presentato dagli avvocati Mario Petrella e Angelo Romiti («che vanno ringraziati assieme al presidente Franco Colucci») restituendo agli Uffici giudiziari il personale occorrente. La sentenza «oltre ad essere da me accolta con estrema soddisfazione - aggiunge Di Pangrazio - mette un punto fondamentale sulla circostanza che i nostri uffici giudiziari sono pienamente funzionanti e le inefficienze registrate nell'ultimo periodo sono solo frutto della grave carenza di personale alla quale, adesso, il Ministro dovrà dare soluzione entro 30 giorni».