PESCARA C'è l'ammodernamento della linea Pescara-Roma: 6,5miliardi di investimenti e inizio dei lavori previsto nei primi mesi del 2023, secondo il crono programma illustrato ieri dal commissario Vincenzo Macello, con tempo di percorrenza fissato in 2 ore e 40 minuti (dimezzato rispetto a quello attuale). E c'è la Terni-Rieti-L'Aquila-Sulmona da completare negli altri progetti di Rfi. Così per il raccordo ferroviaro tra Pescara e l'Interporto, il collegamento su rotaie con lo scalo marittimo di Vasto e tanto altro fra le opere infrastrutturali destinate all'Abruzzo. Gli investimenti complessivi ammontano a circa 10miliardi, di cui 620milioni inseriti nel Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) appena approvato dall'Europa.
Ma la metà di questa somma, come osservava ieri il presidente della Regione, Marco Marsilio, è ancora da trovare. Un appunto indirizzato al governo e all'Europa per ricordare che l'Abruzzo è una delle regioni, assieme a Marche, Molise e Puglia, «tagliate fuori dall'alta velocità Bologna-Lecce», mentre la discussione sulla realizzazione nella terza corsia della A14 è appena iniziata sui tavoli del ministero. Insomma, qualche passo avanti è stato fatto ma molto resta ancora da fare per agganciarsi alle reti Tent-T del trasporto europeo intermodale. Marsilio ha anche fatto riferimento all'importanza degli accordi stretti con gli altri territori: quello bilaterale con il Lazio, per la Pescara-Roma, e quello firmato più di un anno fa con le Marche, il Molise e la Puglia di Emiliano per evitare lo spezzatino di oggi che vede le quattro regioni penalizzate dall'assenza di collegamenti veloci sulla dorsale adriatica.
Una serie di nervi scoperti riemersi ieri in occasione della piattaforma digitale organizzata dal Comitato Ue per le Regioni nell'anno europeo delle ferrovie. Evento che in realtà aveva lo scopo di focalizzare l'attenzione sul collegamento adriatico-ionico e le sue connessioni con il versante tirrenico. Tra gli ospiti del webinar, un contributo piuttosto schietto è arrivato dal direttore generale del Cer, Alberto Mazzola, il comitato che racchiude le principali compagnie europee del trasporto ferroviario, quando ha ricordato le ricadute della pandemia sull'intero sistema dei trasporti e delle imprese: «L'impatto della crisi sulle ferrovie è stato di 25miliardi. Le compagnie di volo ne hanno persi 30. Ma a loro sono andati 35 miliardi. A noi soltanto 7. L'Europa - ha aggiunto Mazzola - ha però un piano di rilancio enorme, con investimenti per 2.018miliardi». L'Abruzzo spera di essere della partita.