Data: 22/01/2023
Testata Giornalistica: IL CENTRO |
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Treni all'Aquila, rivolta marsicana: «La priorità va alla Roma-Pescara» Cinque sindaci bocciano il collegamento tra la capitale e il capoluogo. Una linea da Tagliacozzo per avvicinare la capitale la risposta aquilana
Si consuma uno strappo politico Giovagnorio: «L'Abruzzo siamo anche noi, la Regione si attivi per portare a termine le opere in corso» AVEZZANO È una levata di scudi composta ma decisa quella dei sindaci marsicani in difesa del progetto di velocizzazione della linea Roma-Pescara. Il messaggio è indirizzato al presidente della Regione, Marco Marsilio, dopo l'annuncio della conclusione dello studio di fattibilità per un collegamento ferroviario tra L'Aquila e la Marsica, per agevolare il traffico di passeggeri e merci da Roma al capoluogo abruzzese. «Una fuga in avanti», l'hanno definitiva i primi cittadini di Avezzano, Tagliacozzo, Celano, Trasacco e Gioia dei Marsi, che insistono invece sulla «priorità» al progetto di velocizzazione della linea Roma-Pescara, bocciando l'alternativa proposta dal duo Marsilio-Biondi. «La Marsica, carte alla mano, non può permettersi alcun deragliamento delle sue priorità stabilite da anni», scandisce Gianni Di Pangrazio, sindaco di Avezzano. Il collegamento tra Roma e L'Aquila attraverso la città di Tagliacozzo «rischia di togliere centralità al territorio e all'opera già avviata»: «Ben vengano tutti i progetti successivi di potenziamento della rete, ma la tappa per Avezzano è un fatto collaudato», aggiunge il primo cittadino. Poi arrivano l'invito all'unità («Regione e Provincia facciano gioco di squadra») e i dubbi emersi dopo l'incontro di martedì scorso con il commissario per il progetto Vincenzo Macello: «Più di qualche perplessità è emersa e tutti i nodi sono venuti al pettine», in riferimento alla mancanza di fondi per il raddoppio della tratta Avezzano-Tagliacozzo, unico lotto del progetto ancora senza coperture. «La Regione», osserva ancora il sindaco, «ha ribadito di essere al fianco degli amministratori locali e ci aspettiamo pertanto condivisione e nessuna fuga in avanti».«l'abruzzo non è l'aquila»Più duro l'affondo di Vincenzo Giovagnorio, sindaco di Tagliacozzo: «Il presidente Marsilio dovrebbe prendere coscienza che l'Abruzzo non è solo L'Aquila e che la filiera con i territori non si costruisce con le tessere di partito». «Il presidente», aggiunge Giovagnorio, «anziché cercare sinergie con i sindaci interessati dal tema urgente, sembra dar seguito a proposte di nuovi collegamenti ex novo». Anche il primo cittadino di Tagliacozzo non ha gradito gli ultimi sviluppi dell'iter esposti dal commissario Macello: «Il grosso dei lavori per la velocizzazione della Pescara-Roma è tra la Marsica e Roma, nello specifico con il raddoppio della linea Avezzano-Tagliacozzo, che a oggi è privo di copertura finanziaria perché si è preferito dare priorità a un breve tratto tra Manoppello e Scafa e alla linea Pratola Peligna-Sulmona, entrambi i lotti già finanziati». Giovagnorio preme affinché la Regione «si impegni una volta per tutte a far procedere le opere che sono già in corso».
«AVEZZANO-città territorio»Settimio Santilli, sindaco di Celano, invita a puntare «su Avezzano come città-territorio per il collegamento veloce con Roma» ed «evitare campanili»: «È almeno un ventennio che si parla del piano e Rfi aveva già dato ampia disponibilità al cofinanziamento. La Regione», sottolinea Santilli, «avrebbe dovuto fare la sua parte ma ha bisogno del sostegno inderogabile del ministero delle Infrastrutture».irriguo fucino e interportoPer Cesidio Lobene, primo cittadino di Trasacco, «il Fucino, che sta ancora aspettando certezze economiche sull'irriguo, potrebbe riscoprire una nuova era di benessere imprenditoriale, grazie a un collegamento veloce». Il sindaco auspica che «venga ricompreso nel progetto anche l'Interporto di Avezzano, snodo strategico fondamentale della Marsica».divario con la costa«Bene ha fatto Di Pangrazio a riportare il baricentro della discussione sul territorio diretto interessato», commenta Gianluca Alfonsi, sindaco di Gioia dei Marsi e consigliere provinciale. Alfonsi garantisce «massimo supporto per quella che si spera non diventi l'ennesima battaglia tra Comuni, ma un obiettivo comune. Con il treno veloce», continua, «si potrà limare di molto il divario dello sviluppo e della crescita tra aree interne e costa».prossimi incontriDue gli incontri in agenda per le prossime settimane. Mercoledì Marsilio vedrà il ministro Matteo Salvini per discutere della Roma-Pescara e della L'Aquila-Marsica. Il mese prossimo attesi ad Avezzano i vertici della Regione e di Rfi.
Una linea da Tagliacozzo per avvicinare la capitale la risposta aquilana AVEZZANOUna linea ferroviaria tra Roma e L'Aquila attraverso la Marsica. È questo il progetto, atteso entro l'estate prossima, che fa storcere il naso ai sindaci marsicani. Gli amministratori del territorio hanno accolto con freddezza l'annuncio diramato dal governatore Marco Marsilio e dal sindaco dell'Aquila Pierluigi Biondi. L'ultimo incontro del gruppo di lavoro istituito per il progetto con i vertici di Regione e Rfi ha partorito la volontà di redigere il documento di fattibilità entro l'estate, chiudendo la prima fase dell'iter. La nuova linea ferroviaria collegherebbe la capitale al capoluogo abruzzese attraverso Tagliacozzo. La città dell'Aquila, così, andrebbe a "legarsi" alla linea Roma-Pescara, tratta per la quale sono già stati avviati i primi lavori di velocizzazione per un maxi investimento da 6,5 miliardi. Alcuni interventi rientrano nel Piano nazionale di ripresa e resilienza e dovranno essere completati entro il 2026.Lo studio di fattibilità della L'Aquila-Tagliacozzo è stato inserito nel Documento strategico della mobilità ferroviaria (Dsmf), insieme a un altro studio su un progetto che riguarda il collegamento ferroviario veloce tra Roma e i capoluoghi del cratere, vale a dire Rieti e L'Aquila. I dettagli del progetto verranno svelati non appena sarà pronto il documento di fattibilità. Si tratterebbe di una linea lunga più di 30 chilometri che permetterebbe all'Aquila di allacciarsi al traffico sulla ferrovia che collega la dorsale tirrenica a quella adriatica.
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