Data: 23/04/2021
Testata Giornalistica: IL MESSAGGERO |
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Trasversali la grande battaglia dei trasporti. In ballo il nuovo link stradale tra Ortona e Civitavecchia
Interessi economici e geopolitica. Sta di fatto che sulla collocazione dell’Abruzzo nella rete dei Corridoi europei del trasporto intermodale (mare, ferro, gomma)è guerra aperta. L’ultima scintilla si deve all’intervento della sezione regionale dell’Inu (Istituto nazionale di urbanistica), con la critica aperta al documento presentato dalla Regione relativo alla programmazione 2021-2027 dei fondi nazionali ed europei. Entrata a gamba tesa là dove si osserva che le infrastrutture previste a sostegno del ruolo di regione cerniera prospettano «un sostanziale abbandono della direttrice Ortona-Civitavecchia». Scelta che a detta degli urbanisti penalizzerebbe lo sviluppo della Valle Peligna e della Marsica, oltre a negare all’Abruzzo la funzione di “parte di terra” nella direttrice di trasporto Tirreno-Adriatica. Il presidente della Regione, Marsilio, ha risposto definendo sostanzialmente un abbaglio la presa di posizione dell’Inu: «Osservazione sbagliata e frutto di un evidente errore di valutazione». Insomma, qualcuno non avrebbe letto bene le carte. Ma alla voce critica degli urbanisti se ne sono aggiunte altre nelle ultime ore. Tra cui quella del segretario generale della Uil Abruzzo, Michele Lombardo (foto) : «Da tempo – osserva il sindacalista - sosteniamo che sia logico per l’Abruzzo riconoscersi nel corridoio europeo che dalla penisola Iberica attraversa il territorio della regione fino ai Balcani. Un ragionamento fatto dalla stessa Rfi quando ha investito sull’Alta velocità Pescara-Roma. Mi auguro – aggiunge Lombardo – che a spingere per questa soluzione non sia solo il sindacato ma anche la politica a tutti i livelli istituzionali. Tra l’altro questo è l’unico progetto oggi in grado di risolvere la dicotomia tra le aree interne e la costa. La stessa Zes (Zona economica speciale) è stata costruita con questo spirito». Ma Lombardo ricorda un altro passaggio dimenticato: il protocollo sottoscritto tra la Camera di commercio Chieti-Pescara e l’Autorità di sistema portuale di Ancona, dove si rivendicava l’importanza del corridoio trasversale Est-Ovest. «Quel documento sottolinea il segretario della Uil fu sottoscritto da Marsilio, presente alla cerimonia». Attacca anche il deputato teatino di Italia Viva, Camillo D'Alessandro: «Più che Abruzzo prossimo il documento elaborato da Marsilio dovrebbe chiamarsi Abruzzo pessimo. Mentre tutte le organizzazioni di categoria e le forze sociali chiedono, all'unanimità, la modifica delle reti Ten-T e il riconoscimento del nuovo corridoio trasversale dei due mari, la Regione nel suo atto di programmazione fa l'esatto contrario». Sullo stesso tenore la nota a firma del capogruppo del Pd in Regione, Silvio Paolucci e del segretario regionale dem, Michele Fina, che fa da sponda al manifesto lanciato nei giorni scorsi da una miriade di organizzazioni del comparto economico: da Confindustria alle sigle degli artigiani, del commercio e del turismo, affinché non venga persa l'opportunità del corridoio intermodale tra la penisola Iberica e i Balcani. «Da mesi dicono i due esponenti del Pd chiediamo chiarezza sull'argomento, perché il tempo stringe e la nostra regione ha già perso tante opportunità. Non possiamo permettere che i nostri porti restino fuori da quelle che saranno le autostrade del futuro». |
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