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Data: 18/11/2019
Testata Giornalistica: LA GAZZETTA MOLISANA
    LA GAZZETTA MOLISANA

Trasporto su gomma, sciopero il 19 novembre. “No al doppio bacino disegnato da Niro”. Il servizio trasmesso da Rai Tgr Molise

Gli autoferrotranvieri del Molise dopo la prima azione di sciopero di 4 ore effettuata lo scorso 25 ottobre e che ha fatto registrare una straordinaria adesione, incroceranno nuovamente le braccia e questa volta per 24 ore, martedì 19 novembre. Il personale viaggiante e delle biglietterie si asterrà dal lavoro per l’intera prestazione lavorativa ad eccezione delle ore in fasce di garanzia di seguito riportate: Aziende che espletano il servizio urbano 5.17/8.17 – 13.00/16.00; Aziende che espletano il servizio extraurbano 5.00/8.30 – 13.00/15.30.

«Alla base di questa decisione – si legge in una nota a firma dei sincadati Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Faisa Cisal e Ugl – ribadita nel corso dell’assemblea dei lavoratori tenutasi domenica mattina presso la sede di Campobasso del Dopolavoro Ferroviario, vi è sempre la politica regionale che per decenni in materia di trasporto locale ha sottovalutato l’importanza di garantire ai cittadini quella profonda riforma del settore in grado di determinare un sistema della mobilità efficiente, coordinato ed integrato e che contempli al tempo stesso il rispetto di regole e di diritti (anche in materia di sicurezza) per i circa 500 addetti che con il loro operato assicurano un servizio essenziale previsto dalla nostra Costituzione.

Sono davvero tante le motivazioni alla base di questa protesta che per la prima volta nella storia del Molise vede riunite tutte le sigle sindacali in una vertenza che in relazione alle problematiche comuni e generalizzate riscontrabili nelle 29 aziende, ha assunto una valenza di carattere regionale (anche questa una novità assoluta per la Regione). Si passa dalla mancanza di una pianificazione e programmazione del settore trasporti ai sistematici ritardi e, in alcuni casi addirittura alla mancata corresponsione delle retribuzioni ai dipendenti, fenomeno non più isolato e che ora riguarda sia le aziende extraurbane che urbane. Poi vi sono gli aspetti legati alla eccesiva vetustà dei mezzi in circolazione (in alcuni casi violando persino le Leggi dello Stato – cfr. Divieto di circolazione autobus Euro “0” M2 M3 – art.1 c.132 Legge 190/2014) e quelli riguardanti la sicurezza dell’esercizio nonché la presenza di numerosi stalli e fermate non a norma anche in tratti di strada altamente pericolosi. Il tutto in una condizione di vero sfruttamento del personale che non a caso rende il Molise la regione con le condizioni normative e retributive peggiori del Paese. Anche sull’agognato e atteso bando di assegnazione dei servizi di trasporto locale, più volte annunciato e rappresentato dalla Regione come panacea di tutti i mali e che in definitiva dovrebbe portare finalmente, attraverso regolari procedure di gara, al superamento del sistema annoso delle concessioni e delle continue proroghe nonché alla riduzione contestuale dell’ingente numero di imprese che operano nel settore (circa 30), esprimiamo forti riserve rispetto alle anticipazioni fornite dalla struttura tecnica del Ministero dei trasporti (MIT). Appare infatti paradossale che per una Regione di modesta superficie e densità di popolazione quale il Molise, si stia ipotizzando il doppio lotto di gara nell’ambito del bacino unico regionale. Un caso quasi unico se raffrontato alle scelte di altre realtà regionali e territoriali nelle quali sono state già avviate analoghe procedure di gara e per le quali è stato scelto espressamente il lotto unico. Si pensi ad esempio alla Toscana, al Piemonte bacino sudest, al Friuli Venezia Giulia, alla Liguria, a Roma Est. L’esempio tuttavia più contrastante rispetto al doppio lotto ipotizzato per il Molise è quello della Provincia di Trani che nell’ipotizzare la soluzione a un solo lotto o due lotti, ha tuttavia evidenziato la maggiore onerosità in caso di scelta della seconda ipotesi esattamente il contrario di quanto sostenuto dalla struttura tecnica del Mit a supporto della Regione Molise. Nel precisare che Le Organizzazioni Sindacali in veste di portatori di interesse e rispetto alle anticipazioni dello studio apprese lo scorso 5 novembre, procederanno a formulare osservazioni più esaustive e dettagliate non appena potranno disporre del relativo materiale, sono tuttavia a segnalare che a tutt’oggi non vi è traccia dello studio completo che la Regione avrebbe dovuto pubblicare nelle ore successive alla presentazione sul proprio sito istituzionale (sezione “Albo pretorio”) cosa che avrebbe dovuto consentire ai portatori d’interesse di inviare le proprie osservazioni entro cinque giorni. Ritardi usuali a parte, non vorremmo che in definitiva la grande riforma del trasporto pubblico locale in Molise finisca per partorire un topolino. Del resto le quattro amministrazioni comunali nelle quali è già previsto il servizio urbano (Campobasso, Isernia, Termoli e Larino) hanno già deciso o comunque fatto intendere di organizzarsi autonomamente rigettando qualsiasi ipotesi (da noi ampiamente caldeggiata) di regionalizzazione dell’intero sistema di mobilità collettiva. Se a ciò aggiungiamo l’ipotesi dei due lotti di gara annunciato per il sistema extraurbano e che “casualmente” potrebbe prefigurare e favorire lo scenario degli attuali due consorzi e che oggi rappresentano le imprese che operano in Molise, c’è davvero da temere – concludono – che tutto cambia affinché nulla cambi».


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