Data: 30/05/2021
Testata Giornalistica: COLLETTIVA |
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Trasporto pubblico locale. Contratto scaduto, 1° giugno stop nazionale
![]() “La tua solidarietà è per noi importante, il disagio creato oggi tornerà utile anche per te domani, quando saremo di nuovo al tuo servizio con l’abnegazione di sempre”. Così Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Faisa Cisal e Ugl Fna si rivolgono agli utenti del trasporto pubblico, annunciando per martedì 1° giugno lo sciopero nazionale di 24 ore di bus, tram e metropolitane. Il motivo dello sciopero è legato al rinnovo del contratto collettivo nazionale di lavoro scaduto da più di tre anni.
“Rinnovare subito il contratto di lavoro degli autoferrotranvieri – scrivono le organizzazioni sindacali – significa avviare quanto prima una riforma dell'intero settore utile a pervenire all’aggregazione delle oltre 900 aziende esistenti e ad avere una rete di trasporto pubblico più efficiente, capillare ed affidabile”. Le aziende, proseguono i sindacati, non possono continuare "a ignorare le esigenze dei loro dipendenti e a non preoccuparsi dell’utenza. Molte lavoratrici e molti lavoratori, pur continuando a fornire il loro indispensabile contributo, sono stati sospesi dal lavoro e posti in cassa integrazione, vedendo, come molti altri lavoratori nel Paese, drasticamente ridotto il proprio reddito”. Il presidio a Roma “Rivendichiamo con forza per autoferrotranvieri e internavigatori – sottolineano Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Faisa Cisal, Ugl Fna - il legittimo diritto al riconoscimento economico relativo al triennio 2018-2020 e al rinnovo del contratto scaduto. Inoltre si deve procedere a un reale ammodernamento delle norme contrattuali, per superare bassi salari e garantire salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, unitamente al miglioramento della conciliazione dei tempi di vita e di lavoro, anche attraverso una profonda riforma del settore, che favorisca le aggregazioni delle oltre 900 aziende esistenti, per uno sviluppo del settore che elimini diseconomie, inefficienze, sprechi, aumentando la qualità del servizio e del lavoro”. Il trasporto per le scuole La situazione si è fatta inaccettabile e ingiustificabile la scelta delle aziende. Per questo lo sciopero nazionale del 1° giugno sarà una tappa importante di questa battaglia. “Se l'atteggiamento delle aziende non cambierà – annunciano infine Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Faisa Cisal e Ugl Fna – la protesta proseguirà con maggiore forza e convinzione, attraverso tutte le azioni consentite nella consapevolezza che, purtroppo, il disagio maggiore, oltre che sui lavoratori del settore, per il sacrificio economico che esse comportano, si ripercuoterà come sempre sulla cittadinanza, che ne soffrirà l'impatto sulla libertà di movimento, libertà tanto attesa dopo tante restrizioni subìte”. Il presidio in Lombardia Scioperano anche i ferrovieri lombardi |
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