LE SPINE DEL TRAFFICO
Le segreterie provinciali dei sindacati dei trasporti escono allo scoperto e lanciano un segnale forte e chiaro all'amministrazione comunale in ordine ai progetti per la viabilità, pronti a partire sulla carta e in realtà bloccati da una polemica politica alimentata all'interno della stessa maggioranza a Palazzo di città. Da qui la lettera aperta inviata a Masci e Albore Mascia per chiedere un incontro su quattro temi e per ribadire che l'ora delle scelte è passata: è tempo di passare ai fatti, cioè ai lavori. Nella sostanza Filt Cgil (Patrizio Gobeo), Fit Cisl (Pietro Rossi), Uiltrasporti (Terenzio Chiavaroli) e Faisa Cisal (Marino Marini) sembrano convergere sulla linea dell'assessore alla mobilità Luigi Albore Mascia, promotore di una nuova viabilità legata a una più efficiente mobilità - «un sostegno che mi sorprende» ha detto l'assessore - se non fosse che si è fermi agli annunci. Da Fratelli d'Italia (Pastore e Rapposelli), Lega (Foschi) ma anche e soprattutto dai suoi stessi colleghi di Forza Italia (Di Pasquale, Petrelli), Albore Mascia è stato bersagliato di critiche per l'ipotesi di viale Marconi a tre corsie con la preferenziale per i bus. Non volendo andare contro il suo stesso schieramento, ha aperto un tavolo di concertazione che tarda a dare i frutti. Da qui la sortita dei sindacati.
LA LETTERA«Gentile sindaco, gentile assessore - scrivono - non è una esagerazione affermare che la città di Pescara e, con essa l'intera area metropolitana, attendono ormai da quasi trent'anni la realizzazione di interventi risolutivi sulle infrastrutture e sulla viabilità... per invogliare i cittadini ad avvalersi dei mezzi pubblici. Purtroppo tutte le amministrazioni che si sono succedute negli anni, nonostante le buone intenzioni, hanno sempre dovuto fare i conti con associazioni, comitati e piccole lobby le quali alla fine, con motivazioni spesso risibili, hanno sistematicamente contrastato e ovviamente prevalso sui tentativi di rendere la città più vivibile e più moderna... ». I segretari provinciali evidenziano come lo stesso sindaco Masci, da assessore alla mobilità a metà degli anni '90, «decise di promuovere scelte coraggiose come il senso unico su viale Bovio e un sensibile aumento di corsie preferenziali per favorire l'instradamento di bus e taxi, e soprattutto la realizzazione di un sistema rapido di massa che collegasse la zona nord con la zona sud e con la zona ovest, cioè l'aeroporto». Scelte sulle quali, per convenienza elettorale dicono i sindacati, Masci dovette cedere, cioè rinunciare. Esattamente come sta accadendo oggi ad Albore Mascia. Da qui la richiesta di incontro su quattro temi prioritari: realizzazione della mobilità rapida di massa; progetto di viale Marconi a tre corsie; servizi di bus navetta dall'aeroporto alla stazione ferroviaria; e messa in sicurezza del terminal bus.