CHIETI Botta e risposta tra consiglieri regionali teatini sui tagli al trasporto pubblico locale. Ad aprire lo scontro è il capogruppo forzista Mauro Febbo annunciando che a sostegno delle aziende di trasporto arriveranno fondi grazie a un decreto che stanzia 700 milioni. «Lo avevo annunciato per smentire l'ennesima fake news di Silvio Paolucci, ripresa dal sindaco di Chieti Diego Ferrara», dice il consigliere regionale, «e oggi è finalmente arrivata l'ufficialità: a sostegno delle aziende del trasporto pubblico locale penalizzate dalle restrizioni indotte dalla pandemia, la Conferenza unificata ha dato l'intesa allo schema di decreto che ripartisce 700 milioni di euro, a compensazione dei minori ricavi tariffari registrati negli anni 2020-2021. Tradotto: la Regione Abruzzo, così come le altre regioni italiane, non ha avuto a oggi nessuna risorsa aggiuntiva per il trasporto pubblico ma soprattutto Paolucci è stato ancora una volta smentito, ben sapendo come stavano le questioni».Febbo ne approfitta per attaccare ancora Paolucci e Ferrara, etichettato come «ventriloquo» del consigliere regionale, anche sulla sanità regionale. La replica di Paolucci arriva subito: «In merito ai tagli regionali al trasporto pubblico locale e prima di profondersi in insulti che poco onore fanno al suo ruolo presente e passato avuto nell'istituzione regionale», dice il capogruppo Pd, «bene avrebbe fatto Febbo a consultare il capitolo di spesa del trasporto pubblico. Avrebbe scoperto che a tagliare è stata la Regione, bisognava solo leggere. Se lo avesse fatto avrebbe scoperto che è il capitolo regionale 181512 ad aver subito i 7.076.720,55 di euro di tagli che ad oggi non sono stati ancora reintegrati, né compensati da alcuna risorsa regionale, mentre quello dello Stato, il 181510, è rimasto pressoché invariato, a quota 136.022.947,65, con 473.730,78 euro di meno rispetto al 2020. Tanto è vero che da ben due consigli regionali il governo regionale non risponde volutamente all'interrogazione da noi fatta sul punto. Era semplicissimo capire che a decidere la decurtazione delle risorse è stata la Regione, come abbiamo più volte sottolineato e non il governo, quotidiano bersaglio di un esecutivo che da due anni mezzo governa l'Abruzzo e che, senza i fondi in arrivo da Roma, poco avrebbe da dire sul lavoro fatto a vantaggio degli abruzzesi, lavoro di cui aspettiamo ancora di conoscere i frutti. Detto ciò», conclude Paolucci, «accogliamo con favore la notizia di ulteriori fondi in arrivo dal governo, nonostante la propaganda marsiliana». Il sindaco Ferrara, invece, ha preferito non intervenire nella discussione, sebbene si sia detto «allibito e sconcertato» per i toni della polemica.