Corse e bus dedicati agli studenti (ma pagati dalla famiglie) per evitare assembramenti e contagi. La proposta l'hanno lanciata l'associazione dei presidi guidata da Mario Rusconi e i sindacati, ma potrebbe vedere la luce perché c'è un primo avallo dell'Agenzia capitolina per la mobilità. Martedì vertice sul tema tra le parti coinvolte con Atac. Intanto proprio la municipalizzata - secondo la quale l'aumento dei passeggeri in metro nelle ore di punta è salito in media del 10 per cento nell'ultima settimana - lancia un appello e invita «tutti i viaggiatori a spostarsi solo per le esigenze ricomprese nelle norme governative e ad indossare la mascherina».
Con 70mila studenti delle superiori in classe, questa settimana il ritorno della scuola in presenza al 50 per cento è stato contraddistinto da non pochi disagi (cioè affollamenti) sul fronte dei trasporti. Code all'ingresso delle metropolitane di scambio come Anagnina o Ponte Mammolo; studenti poco distanti tra loro sui bus soprattutto verso Roma Nord; le navette delle linee S - il fulcro del piano di Atac e Cotral per aumentare di oltre 3mila le corse - vuote. Proprio per affrontare questi nodi, sindacati confederali e presidi martedì, in una riunione con l'assessorato ai Trasporti del Comune, chiederanno di istituire mezzi destinati solo agli studenti. L'ipotesi è già allo studio dell'Agenzia per la mobilità. Quasi impossibile farlo sulle metro, per quanto riguarda i trasporti su gomma si guarda al modello dei pulmini gialli che ogni mattina portano circa 7mila studenti delle scuole dell'infanzia, elementari e medie. Un servizio però a pagamento, con le famiglie che pagano una tariffa in base al proprio reddito. Le ipotesi che sono sul tavolo prevedono fermate vicine a scuole polo, più grandi (per esempio il Newton all'Esquilino può servire l'Albertelli o il Cavour) o l'uso di vetture più piccole come i pulmini gialli. Prima di iniziare, però, bisogna fare un monitoraggio su quante scuole e quanti studenti hanno davvero bisogno di essere accompagnati a scuola. Tra l'altro, siccome parliamo di ragazzi over 14, dal fronte comunale si chiede la garanzia ai presidi che gli interessati usino queste vetture speciali.
CONTROLLI Come detto, vista la situazione, Atac ha chiesto ai romani di prendere i mezzi la mattina «solo per le esigenze ricomprese nelle attuali norme governative». Soffermandosi sulle metro, l'azienda parla di un aumento dei passeggeri «del 10,3 per cento fra le 7 e le 8» e «di circa l'8 nella fascia 13-14». Intanto è allarme per i controllori alle banchine di bus e treni: Atac, Cotral e Astral hanno messo in circolazione circa 300 verificatori, mentre nella fase del lockdown la sola Atac aveva 500 addetti ad hoc.