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Data: 02/12/2019
Testata Giornalistica: IL CENTRO
    IL CENTRO

Trasporti nel caos, domani vertice in Regione Il vicesindaco Biagi al lavoro per dare il servizio in appalto. Molti automezzi sono da rottamare

SULMONA È atteso per domani il verdetto della Regione sull'esternalizzazione dei trasporti urbani. Un servizio troppo costoso e complicato da gestire per il Comune, che ha avviato da tempo contatti con la Tua, l'azienda di trasporto pubblico, regionale, per arrivare a una cessione del parco mezzi e del personale. Domani in Regione si svolgerà il vertice decisivo tra il vicesindaco di Sulmona, Luigi Biagi, e il sottosegretario alla giunta regionale, Umberto De Annuntiis. Perciò, mentre si valuta il futuro della giunta Casini, a Palazzo San Francesco si cerca di portare avanti le questioni più urgenti. E nell'elenco delle cose da fare rientra l'esternalizzazione del servizio trasporti urbani, da tempo nel caos, per un parco mezzi datato e una rimessa abbandonata a se stessa. Tutte cose che hanno portato negli ultimi tempi a costanti disservizi, con passeggeri lasciati a piedi e mezzi in panne rimasti in strada. Gli ultimi episodi sono accaduti nei giorni scorsi quando due bus hanno avuto un principio di incendio. A breve entreranno in dotazione i due nuovi mezzi acquistati con il contributo della Regione, ma intanto è stata avviata la rottamazione di 12 autobus. Questo perché non sussistono più le condizioni per il trattenimento nel parco automezzi del Comune di Sulmona di dodici veicoli. Lo ha stabilito la giunta comunale di Palazzo San Francesco, che ha dato mandato al quarto settore di avviare «un'indagine di mercato esplorativa tra i centri di raccolta autorizzati, al fine di verificare le migliori condizioni per l'amministrazione Comunale per la rottamazione dei dodici autoveicoli di proprietà». Il più datato risale al 1986, mentre il più "recente" è stato acquistato nel 2003. Dodici bus sui quali il Comune continuava a pagare il bollo, ma sono da tempo inutilizzati perché rotti o troppo vecchi. E' stato anche accertato che i dodici automezzi, visti anche i listini di valutazione dell'usato, non hanno mercato. Su un totale di 23 mezzi, di cui 19 del trasporto urbano e 4 scuolabus, infatti, solo 7 sono funzionanti, perché 4 sono in riparazione e i 12 che sono da rottamare o in disuso (tra cui il piccolo autobus elettrico che si ferma in salita). In più, l'altro problema sul fronte dei trasporti è l'evasione dei biglietti, che fa il paio con gli appena 60 mila euro annui che si recuperano dalla vendita di ticket e abbonamenti, a cui vanno scorporate le spese per il personale di 720 mila euro, 44 mila di manutenzione, 90 mila di carburante, 55 mila di gestione. Ciò a fronte di un contributo regionale di 560 mila euro.


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