Li richiedono a gran voce i Teramani, la gente comune; li vogliono i commercianti per rianimare le proprie attività; li desiderano gli anziani e pensionati per aiutarsi negli spostamenti cittadini. I due bus navetta elettrici gratuiti che facevano la spola tra i parcheggi e il centro storico posseggono ancora tutto il loro appeal. Il servizio risultava utile a tanti: oggi oltretutto sarebbero in linea con la svolta green che il palazzo vuole imporre. «Furono eliminati durante la giunta Chiodi perché compirono il loro ciclo vitale - spiega l'ex sindaco, Maurizio Brucchi di fatto furono acquistati durante la sindacatura di Sperandio ed averne di nuovi vi sarebbe stato un esborso economico notevole». Difatti i bus elettrici vennero acquistati gratuitamente dal Comune di Teramo attraverso una sua partecipazione ad un concorso nazionale bandito nel 1999 dal Ministero dell'Ambiente: l'assessore di riferimento era Domenico Bucciarelli che in questi giorni, in veste di coordinatore dei comitati di quartiere, pressato da una certa opinione pubblica, sta rilanciando l'idea. «Ad oggi dichiara - non si riesce a conoscere i motivi del loro abbandono e i due mezzi risultano buttati in qualche magazzino comunale. E a dire che, a distanza di quasi vent'anni, tante città ecologicamente evolute hanno istituito questo servizio che costituisce un vanto, vedasi la vicina Ascoli Piceno».
Il bando del concorso prevedeva che con l'organizzazione di domeniche ecologiche il Comune partecipante ottenesse un punteggio in base a queste, al tipo di manifestazione programmate e all'ampiezza dell'area riservata alla limitazione al traffico. Il Comune con il Piano traffico come obiettivo organizzò nel 2000 una serie di domeniche ecologiche, acquisendo un punteggio sufficiente per un suo piazzamento al 13° posto nella classifica nazionale. «In conseguenza di ciò, Teramo venne premiata dal Ministero con un contributo finanziario con il quale acquistò nel 2002 due navette elettriche che dovevano servire per il trasporto pubblico gratuito dai parcheggi coperti di san Francesco e San Gabriele al centro storico (così come prevedeva il piano traffico). E' chiaro che i mezzi elettrici dovevano essere oggetto di manutenzione e sostituzione delle loro batterie. Il servizio navette durò qualche anno e con il primo governo di centrodestra venne abolito».
Teramo in quegli anni e soprattutto con il primo Sperandio ebbe una vis particolarmente verde elevandosi a citta che programmava uno sviluppo ambientalmente sostenibile: «Purtroppo questo è venuto meno negli anni successivi. A livello di politica nazionale sono stati in questi giorni approvati una serie di provvedimenti che sono in linea con quegli obiettivi programmatici. Vi sono tutte le ragioni per rilanciare nella città una politica ecologica a medio e lungo termine che sia propulsore di uno sviluppo economico ambientalmente compatibile. La parola al governo del sindaco D'Alberto».