TERAMO – I servizi che collegano la provincia di Teramo con L’Aquila e Roma saranno ulteriormente penalizzati. A denunciarlo è Domenico Fontana, segretario generale di Filt Cgil L’Aquila Teramo, che stamattina ha tenuto una conferenza stampa con Giovanni Timoteo di Cgil Teramo, snocciolando in dettaglio quanto sta avvenendo.
Desta, infatti, particolare preoccupazione il fatto che sette corse di collegamento tra Teramo e Roma, non saranno più dirette. Una sarà soppressa e le altre modificate, per quanto riguarda gli orari o con l’introduzione di soste e cambi di pullman. ll tutto comporterà comprensibili disagi per gli utenti, dovuti anche a tempi di percorrenza decisamente più lunghi, su una tratta utilizzata prevalentemente per ragioni di studio e lavoro.
“Vogliamo denunciare un’abdicazione del ruolo dell’azienda pubblica e della politica locale rispetto ai servizi da restituire ai cittadini, soprattutto in tema di mobilità verso la Capitale”, dice Fontana, “La riorganizzazione, che si sta materializzando in questi giorni, prevede un viaggio della speranza soprattutto dalla costa teramana per raggiungere Roma. Quei cittadini coinvolti saranno costretti ad utilizzare mezzi suburbani per raggiungere Teramo e da qui dovranno intercettare una coincidenza per arrivare all’Aquila. Poi, una volta nel capoluogo aquilano, dovranno trovare il mezzo che li porterà fino alla Capitale. Tutto ciò avverrà con un aumento dei tempi di percorrenza che abbiamo stimato mediamente superiore a 50 minuti.”