Data: 18/09/2023
Testata Giornalistica: IL MESSAGGERO |
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Transiberiana d’Abruzzo: alla stazione slalom tra auto. Dopo tre anni di lavori in corso la lentezza delle opere mette a rischio il turismo ferroviario
Gli oltre millecinquecento viaggiatori che negli ultimi tre giorni hanno preso d’assalto il treno storico della Transiberiana d’Abruzzo, sono stati costretti a fare lo slalom tra transenne ed auto: perché a distanza di quasi tre anni dall’inizio lavori, che sarebbero dovuti durare 317 giorni in tutto, il cantiere per il rifacimento del piazzale non ha chiuso neanche il primo lotto di lavori. Anzi: dopo le promesse e i tentativi di accordo, tra Comune e Rfi,che è il committente dei lavori, i rapporti si sono incrinati. La misura è stata superata quando il 27 agosto scorso, in occasione della commemorazione degli ottanta anni del bombardamento su Sulmona, la ditta appaltatrice si è detta disposta a riaprire lo spiazzo in parte lavorato la mattina per poi chiuderlo la sera. «Una presa in giro» per dirla con le parole dell’assessore ai Lavori pubblici, Franco Casciani, che ora pensa ad un pianoB per rispondere alla crescente domanda di parcheggi alla stazione. L’ultimo fine settimana, e in particolare venerdì scorso con la concomitanza del giorno feriale e il treno a vapore, l’area sostachesi trovalungoil viale si è trasformata infatti inunadistesa indefinita di auto, parcheggiate fin sopra le aiuole, sui marciapiedi, in doppia e tripla fila. L’ipotesi a cui sta lavorando Casciani è di ampliare il parcheggio esistente, espropriando cioè i terrenichedallafine dell’attualearea di sosta arrivano fino al fiume. «In questo modo saremo in grado di raddoppiare i posti auto e risolvere il problema del parcheggio alla stazione- spiega l’assessore- l’investimento nonè enorme e i vantaggi assicurati». Svincolarsi dalla lentezza di Rfi è l’imperativo, anche perché di questo passo ci vorranno altri tre anni per finire i lavori davanti alla stazione: «Quando Rfi ci riconsegnerà il piazzalespiega Casciani- lo si potrà utilizzare per le soste brevi, spostando invece lelunghesoste nelparcheggio di fronte poco distante che andremo ad ampliare». E’ che il cantiere di Rfi è diventato un’incognita di cui non si conosce destino: «Abbiamo protocollato decine e decinedi richieste esolleciti- continua l’assessore- incontrato la ditta, ipotizzato soluzioni temporanee, provvisorie.Maniente,quelle recinzioninonsi riescono atogliere, ora voglio vedere dove vogliono arrivare. Dopo di che faremo i contideidanni».Eidanni,almeno all’immagine della città chesul turismoferroviariohacostruitouna fetta importante della sua economia, ce ne sono stati molti, troppi finora. |
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