SILVI A Silvi cala il sipario sull'utilizzo del binario ferroviario dismesso, il terzo, che doveva servire a recuperare 125 stalli per la sosta delle auto. Dal Comune fanno sapere che Rete ferroviaria italiana ha chiuso definitivamente la partita, che andava avanti da anni, indicando il progetto per l'alta velocità tra le motivazioni del diniego all'uso del tratto compreso tra il monumento ai Caduti a via della Repubblica. Il Comune già dal 2019 aveva chiesto in concessione l'area per 20 anni, avanzando l'ipotesi di contrarre un mutuo: l'operazione mirava a porre rimedio al problema del traffico sul lungomare attraverso la costruzione di piazzole per sosta a pagamento delle auto.L'idea sfumò dopo diverse trattative portate avanti anche dall'ex assessore ai lavori pubblici Pamela Giancola, che aveva rilanciato con energia l'iniziativa ritenendone valide le finalità. Rfi aveva preso in considerazione la proposta dell'amministrazione, diretta all'acquisizione del tratto che va dal sottopasso Romanelli a via Trieste, e lasciare il restante spazio all'adeguamento della stazione ferroviaria e alle esigenze connesse con l'alta velocità.Dopo un impegno di massima da parte della società ferroviaria la trattativa, quando ormai si trattava di definire gli aspetti finanziari, er però naufragata ancor prima dell'indicazione di un prezzo di vendita. L'operazione era funzionale a far scendere la pressione del traffico sul lungomare specie d'estate e dava l'opportunità al Comune anche di fare cassa con le entrate derivanti dal pagamento delle tariffe per gli stalli di sosta. Il futuro assetto dei parcheggi sul lungomare, molti dei quali sono stati soppressi per fare spazio alla costruzione della pista ciclabile, dovrà dunque trovare sfogo nelle vie interne. Il Comune ha messo già le mani avanti, evidenziando che sarà il parcheggio multipiano in via Roma la struttura strategica. Questa verrà sistemata e riqualificata e ospiterà anche una percentuale dei clienti degli hotel cittadini che potranno raggiungere la vicina piazza Marconi attraversando il sottopasso Simoni Mariannina. Se da una parte è sfumato il progetto del terzo binario, dall'altra i residenti alzano sempre più forte la voce per l'installazione di barriere anti-rumore per il passaggio dei treni a lunga percorrenza.